La variante in Tremezzina è un rebus per la Regina

L’alternativa è chiudere la statale per quattro mesi oppure lasciare aperta una corsia e prolungare il cantiere di un anno e mezzo

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di Roberto Canali

Era da mesi che i sindaci, la provincia e gli imprenditori del lago sostenevano che chiudere la Statale Regina per quattro mesi sarebbe stata un’autentica follia, finalmente si è convinta anche Anas grazie ai buoni uffici del prefetto di Como, Andrea Polichetti, che sulla questione ha organizzato una cabina di regia. Dopo diverse riunioni si è arrivati alla soluzione di mantenere la Statale Regina aperta durante il giorno, anche se a senso alternato, per chiuderla completamente durante la notte così da consentire agli operai di recuperare, almeno in parte, il tempo perduto. "Anas sta elaborando una diversa modalità di cantierizzazione della fase di avvio dei lavori, che presenta, in alternativa alla prospettata chiusura di quattro mesi della Statale Regina il ricorso a prolungati periodi di senso unico alternato in coincidenza con l’attivazione del cantiere di Colonno - si legge in un comunicato diffuso dalla prefettura - La diversa soluzione progettale sarà illustrata in dettaglio nei prossimi giorni al Tavolo di coordinamento territoriale". A far cambiare idea ad Anas stato il riconoscimento dello stato di emergenza per la provincia di Como in seguito all’alluvione di fine luglio e inizio agosto. Come aveva a più riprese sostenuto il presidente della provincia, Fiorenzo Bongiasca, dopo i danni del maltempo chiudere per quattro mesi consecutivi la Regina, da inizio novembre fino a marzo del prossimo anno, avrebbe provocato danni immensi a tutta l’economia del lago, per non parlare dei problemi legati ai cantieri aperti nei Comuni colpiti dal maltempo. Non si sa ancora se i tecnici di Anas dovranno rivedere anche il cronoprogramma dell’opera. Di sicuro garantendo il passaggio durante il giorno i tempi di del cantiere si prolungheranno. In particolare le opere di disgaggio e messa in sicurezza della parete rocciosa sul portale sud non si concluderanno prima di sei mesi.

A questi vanno aggiunti altri 7 mesi per la seconda fase dei lavori ai quali occorre aggiungere altri due mesi in cui la Statale Regina dovrà rimanere completamente chiusa perchè occorrerà costruire una paratia sul lago che dovranno sostenere l’allargamento della strada. Oltre ad Anas dovrà pronunciarsi anche la Regione alla quale spetta la Valutazione di Impatto Ambientale e che dovrà esprimersi entro i prossimi 90 giorni. Una volta acquisito anche questo parere il cantiere potrà partire, ma non prima della fine di novembre.