La sfida dell’Arci: "Un anno per comprare il Gloria"

I volontari dovranno raccogliere 80mila euro entro la fine del 2022 altrimenti il cinema sarà abbattuto

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Un anno decisivo quello che è appena cominciato per il Cinema Gloria, alle prese come le altre sale in Italia con le restrizioni imposte dalla pandemia, ma comunque aperto con la sua proposta di pellicole d’autore. Entro la fine dell’anno infatti l’associazione Xanadù che dal 2007 ha in gestione la sala, dovrà formalizzare la proposta di acquisto versando l’acconto alla proprietà dell’immobile, altrimenti il cinema verrà definitivamente chiuso e abbattutto. "Il 2021 nonostante le tribolazioni dovute al Covid è stato tutto sommato un anno positivo - spiega il presidente del circolo Arci, Enzo D’Antuono - Sul piano economico, grazie anche al grande lavoro di ricerca finanziamenti, bandi e contributi, registriamo un sostanziale pareggio. Ciononostante non possiamo non registrare le criticità che ci si presentano per questo 2022. Innanzitutto il calo di spettatori che registriamo in questi mesi di riapertura. Quelli che erano numeri appena sufficienti prima delle varie chiusure, sono diventati ora numeri ulteriormente ridotti. L’altro elemento di criticità è dato dalla fine del contratto di locazione prorogato al 31 dicembre 2022. Abbiamo un solo anno per presentarci all’appuntamento con il capitale necessario ad affrontare l’acquisto in modo concreto".

Entro quella data l’associazione dovrà raccogliere 80mila euro in aggiunta ai 65mila già raccolti. "Se questo non si realizzerà l’esperienza del progetto Spazio Gloria cesserà, purtroppo non c’è più appello - conclude D’Antuono - Nei prossimi mesi, Covid permettendo, metteremo in campo nuove azioni di autofinanziamento perché crediamo che si possa fare, ma c’è bisogno del sostegno di tanti. Non cerchiamo solo donazioni, cerchiamo coinvolgimento".