La fine di un incubo costato 8 milioni

Una storia iniziata oltre cinquant’anni fa quella dell’Orrido di Inverigo, che nel 1966 doveva trasformarsi in una città di lusso da un milione di metri cubi di cemento sulle sponde del Lambro. Uno scempio fermato grazie alla mobilitazione dei cittadini e al ripensamento del Comune che però ha pagato cara la decisione di revocare la convenzione con la società Astaie. Il paese dopo una interminabile sequela di cause e ricorsi è stato condannato a pagare 8 milioni di euro. Ora che la proprietà è dei Rovati

si spera nel lieto fine.