I fatti sono del febbraio 2018 e la vicenda adesso è approdata nelle aule del tribunale, davanti al giudice Palermo (pm Marchina). A processo, per lesioni e uccisione di animale, è un pensionato di 77 anni (assistito dall’avvocato Mores), residente a Foppolo, la nota località sciistica della Bergamasca, dove tutto è successo. Quello che doveva essere un piacevole fine settimana in montagna per un gruppetto di amici residenti nel Milanese, tra cui il proprietario del cane, un cucciolo di dobermann di quattro mesi (Eva), all’improvviso ha preso una piega del tutto inaspettata e tragica.
Quel giorno, nel tardo pomeriggio, i carabinieri ricevono una chiamata di intervento da parte del proprietario del cane, un quarantenne residente nell’hinterland di Milano, ora parte civile al processo. Nella telefonata riferiva della morte del suo cucciolo a seguito di un investimento da parte di un fuoristrada.
Poco prima il 40enne, che si trovava in compagnia della fidanzata, era appena uscito dall’appartamento di un amico per caricare il cane. I suoi proprietari lo stavano mettendo in automobile, una Bmw, per tornare a casa a Inzago dopo un fine settimana da amici, a Foppolo. Nevicava, il cucciolo sgusciò dalle loro mani, corse in strada e fu investito.
Secondo l’accusa, il cucciolo fu ucciso "per crudeltà" dal 77 anni. Il proprietario del cane ai carabinieri disse: "L’ha puntato".
Versione confermata in tribunale ieri mattina dagli amici testimoni del padrone del cane. Se vorrà, l’imputato potrà dare la sua versione dei fatti alla prossima udienza davanti al giudice, il 5 aprile. All’epoca l’imputato spiegò ai carabinieri di non essersi accorto di aver investito il cucciolo.
"Saranno state le 16.30-17 e stavamo mettendo le cose in auto per ritornare a casa, eravamo vicini alle macchine. Il cane è scivolato giù", ha ricordato in aula un’amica del proprietario del dobermann, confermando la versione di poco prima del compagno. Il cane sfugge, il proprietario corre in strada, gesticola per attirare l’attenzione di un automobilista che sta arrivando su una Daihatsu Terios, tira un pugno sul vetro anteriore per farlo fermare. Il conducente si blocca, discutono: "Tieni il cane al guinzaglio" grida all’altro.
Che cosa succede da qui in avanti è la versione del proprietario. Cioè l’automobilista, dopo essere ripartito, avrebbe puntato lui e il suo cane, proseguendo poi la marcia. Il padrone del cucciolo si scansa, evitando così l’auto; il cane viene investito.
Francesco Donadoni