
Passaggio a livello (Cusa)
Inverigo, 6 agosto 2014 - «I passaggi a livello che tagliano a metà il paese non rappresentano un pericolo». Infondati, secondo Ferrovienord, i timori avanzati dal gruppo di minoranza di «Inverigo Nuova» che nei giorni scorsi aveva invocato sindaco e prefetto in seguito alla denuncia di un cittadino, preoccupato perchè domenica scorsa il treno era passato mentre le sbarre del passaggio a livello di Pomelasca erano alzate. «A seguito del mancato abbassamento delle barriere del passaggio a livello - spiegano dall’ufficio stampa di Ferrovienord - il personale a bordo, il macchinista e il capo treno sono sempre tempestivamente e avvertiti dell’anomalia». Il convoglio mette in atto la procedura di sicurezza. «Il treno effettua un arresto completo per verificare che nessuno occupi i binari all’altezza del punto dov’è segnalata un’anomalia. In seguito si procede all’attraversamento con marcia a vista, ovvero a passo d’uomo. Questa procedura è sistematicamente applicata in ogni omologo caso. Non sussistono condizioni di pericolo».
La minoranza aveva sollevato anche il problema della mancanza di telecamere al passaggio a livello di Pomelasca. «La loro presenza non è prevista — spiega l’azienda - in quanto la sede stradale è di dimensioni modeste e dotata di una zona in cui un automobile in caso di emergenza può sostare, tra i binari e le sbarre». Nessuna correlazione, secondo le ferrovie, tra la presenza del passaggio a livello e l’incidente, otto mesi fa, al giovane Diego Andreani travolto mentre attraversava i binari in via Alberto da Giussano.