PAOLA PIOPPI
Cronaca

"Il salvataggio, forse si può" Due mesi per il rilancio del casinò

Il tribunale concede tempo fino al 19 aprile per presentare il piano di risanamento della casa da gioco

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di Paola Pioppi

Avranno tempo fino al 19 aprile per riuscire a presentare un piano di risanamento della casa da gioco. I giudici del Tribunale Fallimentare di Como, ieri ha depositato l’ordinanza che concede la proroga chiesta dai legali della società di gestione della casa da gioco. Tre mesi che di fatto, si sono già ridotti a due in quanto devono essere calcolati dal giorno in cui venne formulata l’istanza, lo scorso 19 gennaio. I giudici, se da un lato applicano il principio di "conferire quante più chances possibili al salvataggio dell’impresa", dall’altro non si esimono dal sottolineare alcune criticità, emerse in particolare in conseguenza degli accertamenti disposti da procuratore capo di Como, Nicola Piacente, e dal sostituto Pasquale Addesso, ed eseguiti dalla Guardia di finanza, per approfondire le informazioni sulle società che si sarebbero dichiarate disponibili a sostenere la causa del casinò campionese. È così emerso, come riporta il parere depositato dalla stessa Procura, dove si legge che "ad eccezione della Banca Popolare di Sondrio, principale creditore – scrivono - si tratta di soggetti registrati all’estero. Soggetti giuridici le cui compagini societarie sono particolarmente articolate, talora schermate da società fiduciarie, off shore o fondazioni, localizzate in Estonia, Liechtenstein, Cipro, Hong Kong, la cui consistenza patrimoniale risulta scevra di un puntuale riscontro", tali da ritenere che sussistano "dubbi fondati sulla effettiva consistenza e serietà di tali manifestazioni di interesse". Così i giudici del collegio fallimentare – Ambrogio Ceron, Marco Mancini e Annamaria Gigli – sottolineano come "la futura sostenibilità della proposta di risanamento venga soltanto genericamente paventata", e che la società "si è limitata a fornire linee guida assolutamente generiche".

Aggiungendo che "le informative depositate dalla Procura di Como, fanno emergere fondati elementi di perplessità sulla solidità patrimoniale, serietà ed affidabilità economico finanziaria delle manifestazioni di interesse al sostegno del piano, formulate da parte di operatori del mercato del gioco d’azzardo e del mercato finanziario, prodotte dalla difesa. La prossima udienza si terrà il 3 maggio, nel frattempo i giudici hanno imposto il deposito di due relazioni informative, il 15 marzo e il 15 aprile.