Guidare in sicurezza . Una lezione speciale rivolta ai neopatentati

Roberto Merli presidente, dell’associazione Famigliari vittime della strada: "Un appuntamento gratuito e aperto a tutti. Più siamo meglio è".

Guidare in sicurezza . Una lezione speciale rivolta ai neopatentati

Guidare in sicurezza . Una lezione speciale rivolta ai neopatentati

Rapportarsi alla guida in modo attento e oculato può salvare delle vite: la propria e quella altrui. Ma può anche evitare incidenti con feriti che potrebbero aver la vita rovinata e in generale di fare soffrire le famiglie. Ecco lo scopo con cui l’associazione CONdividere la strada della Vita, associazione Famigliari Vittime della Strada Brescia, presieduta da Roberto Merli, ha organizzato una giornata davvero speciale intitolata “con la - MENTE sulla strada”. A collaborare sono la Provincia di Brescia e l’Ac Lumezzane.

"L’appuntamento – spiega Roberto Merli - è fissato per sabato 11 maggio ed è totalmente gratuito. Sono invitati tutti i neopatentati bresciani. Più siamo meglio sarà. La cultura della sicurezza è fondamentale. La guida condotta in modo esatto e rispettoso del codice della strada può significare la vita. Nostra e altrui". "L’obiettivo di questa giornata è sensibilizzare i più giovani ad una guida responsabile, incoraggiando fin da subito ragazzi e ragazze che si mettono al volante verso il rispetto delle regole, della sicurezza e soprattutto della tutela dell’incolumità, propria e di chi sale a bordo – spiega il consigliere provinciale leghista Giacomo Zobbio - Il corso è in programma per sabato 11 maggio ed è rivolto a neopatentati e giovani dai 18 ai 25 anni, che verranno seguiti da istruttori professionisti ed esperti di guida sicura". Nell’arco di 4 ore sono previste lezioni di teoria, negli ambienti dello stadio “Saleri”, guida pratica dei veicoli presso il Piazzale delle Piscine e tanti altri momenti di formazione. Sono invitati ragazzi e ragazze, che potranno fare tutte le domande che desiderano agli istruttori e a Merli, che anni fa ha perso il figlio Alessandro: "Da allora non smetto di lavorare per la prevenzione. Il mio Alessandro è morto a causa di una persona ubriaca alla guida, che non è nemmeno stata perseguita".

Milla Prandelli