Gravedona: quattro rarissimi Ibis Eremita fanno rotta sui cieli del Lario

Gli esemplari sono parte di un progetto che mira al ritorno della specie scomparsa da quattrocento anni in Europa

La migrazione “pilotata” dei rari Ibis

La migrazione “pilotata” dei rari Ibis

Gravedona - Da un paio di mesi, quattro esemplari di rarissimi Ibis Eremita volteggiano nei cieli sopra l’abitato di Gravedona. Fanno parte del piccolo gruppo di 195 uccelli della stessa razza, gli unici migratori al mondo del progetto europeo "Life 20 reason for hope. Bentornato Iris", che prevede la reintroduzione allo stato selvatico e la conservazione dell’Ibis calvo settentrionale. Una specie scomparsa dall’Europa da 400 anni, ma grazie ai ricercatori del waldrappteam che coinvolge Austria, Germania, Italia e Svizzera, alcuni Ibis sono tornati a volare nei cieli d’Europa.

Nella zona di Gravedona sono comparsi quattro esemplari selvatici della colonia di Überliger: sono Yosi, anello 496, Paula anello 500, Felsa anello 501 e Calzino anello 506. L’obiettivo è il raggiungimento di una popolazione autonoma con 350 o 400 esemplari distribuiti nelle quattro colonie riproduttive, che si trovano a Burghausen nel sud della Germania, a Kurck, a Rosegg in Carinzia e a Überliger. Tutti gli Ibis del progetto sono dotati di trasmettitore Gps e anello identificativo, una vera e propria carta di identità, che segnala a intervalli regolari la posizione, consentendo così il monitoraggio costante. Gravedona si trova sulla rotta del progetto.

"I loro genitori – spiega Dino Pianezzola di Nbi Migration Bentornato Ibis – avevano imparato la rotta migratoria con tragitti guidati dall’uomo, utilizzando paraplani a motore con le mamme adottive a bordo. Così gli uccelli sono stati spostati dalla Baviera verso l’oasi di svernamento invernale nella laguna di Orbetello, a Grosseto". I ricercatori lanciano un appello: gli Ibis non vanno assolutamente disturbati, avvicinati o attirati verso le persone.