PAOLA PIOPPI
Cronaca

Gravedona, tragica esplosione: migliora l'uomo ustionato

L'incidente sul lavoro che ha provocato la morte di Mauro Pigazzini: ancora grave, ma fuori pericolo Gino Mantova,

Il luogo dell'incidente

Gravedona e Uniti (Como), 13 luglio 2019 - Grave, ma fuori pericolo. Ieri i medici dell’ospedale milanese di Niguarda, hanno espresso ottimismo per quanto riguarda le condizioni di Gino Mantova, l’uomo di 66 anni di Stazzona, rimasto ustionato dall’esplosione del serbatoio della sua abitazione, in cui stava avvenendo un rifornimento di gpl. Nel gravissimo incidente, avvenuto giovedì mattina alle 10.20, ha perso la vita l’operaio che stava svolgendo le operazioni di rifornimento del gas, Mauro Pigazzini, 52 anni, residente a Garlate e dipendente della Butangas di Cesana Brianza. Era arrivato con il camion cisterna della ditta per cui lavorava, e stava travasando il gpl all’interno di un serbatoio che alimentava i servizi dell’abitazione, in via Brenzio 30, all’interno delle pertinenze di un’area privata.

Cosa abbia generato lo scoppio è ancora da appurare: il sostituto procuratore di Como Simone Pizzotti, ha disposto il sequestro del mezzo di lavoro, e dell’intera area su cui si è verificato l’infortunio. I tecnici del settore di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro di Ats, intervenuti giovedì mattina assieme ai vigili del fuoco con la squadra speciale Nbcr per gestire i luoghi in cui avvengono contaminazioni chimiche, stanno lavorando per capire le condizioni della cisterna, del serbatoio di destinazione del gas, e anche le procedure adottate dall’operaio nello svolgere il travaso.

Lo scoppio, dilaniante, lo ha investito in pieno, ma le fiamme hanno raggiunto anche Mantova, che si trovava a qualche metro di distanza. Trasportato in condizioni gravi al Centro Grandi Ustionati di Niguarda, ieri è andato incontro a un primo miglioramento. I carabinieri di Menaggio hanno svolto i rilievi, fotografato ogni dettaglio riconducibile allo scoppio, le cui conseguenze hanno coinvolto anche le abitazioni circostanti. Ora il magistrato disporrà l’esame autoptico sul corpo della vittima, le cui risultanze andranno a integrare i rilievi degli inquirenti. Ma tutte le attenzioni sono concentrate sulla procedura adottata dall’operaio, e sulle condizioni del serbatoio di travaso: i due aspetti centrali di questo incidente, per capire dove si sia annidata la criticità che ha generato l’esplosione.