
È stata contattata sul suo telefono cellulare, da una persona che si è spacciata dipendente di Poste Italiane, dove la...
È stata contattata sul suo telefono cellulare, da una persona che si è spacciata dipendente di Poste Italiane, dove la donna aveva effettivamente un conto, e da un appartenente alla polizia di Stato: professionali, precisi, nulla che alla vittima abbia fatto sorgere qualche dubbio davanti alle richiesta di movimentare il suo denaro attraverso bonifici. Fino a quando si è resa conto che non avrebbe più rivisto i suoi 30mila euro.
Il raggiro è stato commesso ai danni di una donna di 32 anni di Cadorago, che nei giorni scorsi è stata contattata telefonicamente da due soggetti, che si sono appunto presentati come dipendente delle Poste e della Polizia. Le hanno detto che stavano facendo verifiche sui conti correnti, per le quali era necessario procedere a operazioni di posta giro.
La vittima, al termine della chiamata, ha quindi seguito le indicazioni, e proceduto con tre bonifici, da 14mila euro, 11mila e 4100, a favore degli Iban che le erano stati indicati. Quando ha capito di essere stata truffata, la donna si è rivolta ai carabinieri di Lomazzo, sporgendo denuncia.
I due conti verso i quali aveva effettuato i bonifici, sono risultati intestati a un uomo e una donna, sui cui ora sono in corso accertamenti, anche se il denaro sarà ormai difficilmente rintracciabile e recuperabile.
Pa.Pi.