REDAZIONE COMO

Doppia beffa per la coop

Assume senza saperlo un’assistente sociale radiata dall’albo. E così perde un bando

Il colloquio per l’assunzione, era stato impeccabile: un curriculum di tutto rispetto, ottimi requisiti. Per la Cooperativa Sociale Nuova Idea onlus, con sede operativa a Cantù, alla ricerca di un’assistente sociale, Rosaria Bonuso, 57 anni di Vicenza era la figura ideale. Così a fine luglio 2018 l’aveva assunta, riuscendo a partecipare, e a vincere, un bando per la gestione dei migranti in provincia di Pavia.

I controlli di routine svolti all’epoca su di lei, non avevano rivelato nessuna criticità: soprattutto l’Albo professionale del Veneto, a cui era iscritta, non aggiornato nella pagina di consultazione pubblica, non aveva rivelato che nel frattempo era stata radiata. Il provvedimento risaliva a gennaio 2017, e rimaneva in vigore fino a gennaio 2020. Un’amarissima scoperta che il legale rappresentante della cooperativa aveva fatto solo quattro mesi più tardi, quando l’aveva denunciata per esercizio abusivo della professione sanitaria. Il giudice di Como Valerio Maraniello, l’ha ora condannata a sei mesi di reclusione, al termine del processo in cui la Cooperativa Nuova Idea, e lo stesso legale rappresentante, si erano costituiti parte civile con l’avvocato Maria Guerrisi: a loro favore, il giudice ha stabilito 10mila euro di provvisionale, e 3000 di spese legali. Perché dopo quella scoperta, non gli era stato più possibile partecipare al bando successivo, perdendo l’incarico. Nel frattempo la donna aveva accumulato altre condanne: 5 anni a Pesaro, con rito abbreviato a luglio dello scorso anno, per un’accusa di peculato in cui doveva rispondere della sottrazione di 50mila euro ai danni di suoi assistiti. Ma già nel 2016 era stata arrestata su custodia cautelare del gip di Trieste, e poi condannata a 2 anni e 9 mesi di reclusione, con l’accusa di aver sottratto 100mila euro a un disabile e a un anziano, dei quali era stata nominata amministratrice di sostegno. Paola Pioppi