REDAZIONE COMO

Donne e violenze Nel 2020 curva in calo

Sono stati resi noti gli ultimi dati disponibili della Questura di Como sui reati di genere

Calano leggermente i reati commessi contro le donne nel Comasco, ma non l’attenzione delle forze di polizia nell’intercettarli e prevenirli. La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si è celebrata ieri, è anche l’occasione per fare il punto sull’andamento dei reati, sia a livello nazionale che territoriale. La Questura di Como ha raccolto quest’anno 58 denunce per stalking, a fronte delle 86 dell’anno precedente. Sono invece 105 quelle per maltrattamenti in famiglia a dispetto delle 129 del 2019, mentre le violenze sessuali denunciate sono state 29, contro le 47 dell’anno prima. "Un trend – spiega la polizia - in linea con la generale diminuzione dei reati in provincia", nonostante il periodo di lockdown che aveva suscitato timori. Per quanto riguarda i provvedimenti amministrativi in materia di violenza di genere, nel periodo tra 1° gennaio e 19 novembre di quest’anno, il Questore di Como ha emesso 22 ammonimenti per stalking e 2 per violenza domestica mentre, dal gennaio di quest’anno, sono stati eseguiti 3 divieti di avvicinamento.

I dati sono stati messi in relazione, in particolare, con la legge del Codice Rosso, a poco più di un anno dall’entrata in vigore, per migliorare i meccanismi di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere: è così emerso che le trasgressioni ai provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare, seguito dal divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Nel frattempo la app YouPol, che può essere scaricata sullo smartphone, è stata estesa alle segnalazioni di violenza domestica. Ieri - nel contesto del Tavolo provinciale di formazione della Rete antiviolenza donne - è stato organizzato un incontro virtuale con l’Istituto scolastico ISS “Jean Monnet” di Mariano Comense, per affrontare il tema assieme ai rappresentanti di Telefono Donna e del Centro Antiviolenza del Comune di Como. Hanno partecipato Andrea Ilari, comandante del Reparto Operativo dei carabinieri, e Ilaria Serpi, dirigente della Sezione Anticrimine della polizia. Inoltre sono state illuminate di arancione le caserme dei Carabinieri che ospitano le 150 stanze del progetto “Una stanza tutte per sé”, nato per assistere la donna nel delicato momento della denuncia delle violenze, grazie alla collaborazione con Soroptimist International d’Italia. E da ieri ci sono due nuove panchine rosse a Como, ricordo delle donne vittime di violenza: nel Passaggio di Santa Caterina di via Masia, donata dalla leva del ’60, e in fondo alla passeggiata Lino Gelpi, donata da Soroptimist. Paola Pioppi