
La merce di lusso rientrava in Italia senza pagare l'Iva
Como, 22 maggio 2021 - Per frodare il fisco e contrabbandare beni di lusso avevano pensato di utilizzare in maniera illecita i benefici concessi ai cittadini stranieri dal regime tax free. Un piano davvero geniale quello architettato da un italiano in collaborazione con il suo complice svizzero: il secondo girava nelle boutique del Belpaese e acquistava articoli di lusso chiedendo di poter usufruire de regime tax free.
In base alle indagini dei funzionari dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli di Como, Sezione Operativa Territoriale di Ponte Chiasso, nel periodo compreso tra aprile 2019 e febbraio 2020 con questo metodo sono stati acquistati articoli di pelletteria, accessori di lusso, abbigliamento e gioielli per un valore di 56.566 euro. A questo punto entrava in scena l'italiano che andava dal complice in Svizzera e riportava la merce in Italia senza dichiararla. Un'evasione dell'Iva pari a 15.686 euro quella determinata con il supporto della Direzione Antifrode e l'Amministrazione Federale delle Dogane elvetica. L'italiano autore della frode per sanare il suo debito con il fisco ha dovuto versare 15.940 euro di diritti evasi e altri 10.458 euro a titolo di sanzione amministrativa.