REDAZIONE COMO

Confiscati quattro appartamenti agli eredi del boss Castiello

Como, operazione della Guardia di Finanza rende esecutivo il sequestro del valore di un milione di euro

Il patrimonio di quattro appartamenti a Como, del valore di circa un milione di euro, è andato ora incontro a confisca definitiva a carico degli eredi di Crescenzo Castiello, morto il 25 gennaio 2017, e da sempre ritenuto vicino agli ambienti della criminalità organizzata. Il provvedimento di sequestro era stato emesso nel 2018 dal Tribunale di Como, facendo seguito a una nota depositata dalla Dia di Milano, la Direzione Investigativa Antimafia, rintracciati nella disponibilità di dodici persone tra familiari di Castiello o soggetti prestanome. Ora la Corte di Cassazione ha rigettato definitivamente il ricorso, rendendo così esecutiva la confisca, che è stata notificata nei giorni scorsi dalla Guardia di finanza di Como. Si tratta di una abitazione in piazza Matteotti, una in via Virgilio, una in via Pasquale Paoli e la quarta in via Varesina. Per arrivare alla richiesta di confisca gli inquirenti avevano svolto approfondimenti a carico di Castiello: ricostruendo così i proventi di attività illecite che gli erano state attribuite, e alla sua pericolosità sociale, definita "qualificata", in quanto legata alla criminalità organizzata di camorra e ‘ndrangheta. Arrivando a contestare i metodi con cui si riteneva fosse riuscito a entrare in possesso di tali beni. Castiello si era lasciato alle spalle precedenti penali per traffico internazionale di armi e sigarette di contrabbando, estorsioni, ma anche un ruolo riconosciuto di "riscossore e mediatore di crediti" per conto della criminalità organizzata, in questo caso di stampo camorristico. Nel giugno 1994 era stato arrestato durante l’operazione Fiori della Notte di San Vito, andando incontro a una condanna di sette anni e sette mesi di carcere. P.P.