
Non c’è tregua nella battaglia giudiziaria tra Como Nuoto e Pallanuoto Como che litigano ininterrottamente da almeno due anni per l’assegnazione, contestatissima, della piscina di viale Geno che anche una delle poche aperte in città dopo la chiusura di quella di Muggiò.
Anche adesso che non si nuota più nella piscina all’aperto, dove però fino a tre settimane fa si allenavano le Rane Rosa in mancanza di una soluzione migliore, nelle aule giudiziarie le due società continuano a suonarsele di santa ragione. Ora l’ennesimo capitolo.
L’ultimo goal l’ha messo a segno la Como Nuoto che almeno secondo il Tar potrà continuare a nuotare a Villa Geno, nella struttura che la società ha gestito fino a un paio di anni fa quando il Comune aveva assegnato con una gara contestatissima l’impianto ai rivali della Pallanuoto Como, salvo poi tornare sui suoi passi.
Il Tribunale amministrativo regionale ha respinto il ricorso presentato proprio da Pallanuoto Como contro la decisione di Palazzo Cernezzi di dichiarare la decadenza dell’aggiudicazione del compendio alla società di Giovanni Dato.
A tenere banco ancora le discordanze rispetto al numero di tesserati agonisti dichiarati in sede di gara.
Anche il Tar ha ritenuto fondate le ragioni di Como Nuoto e di Palazzo Cernezzi per ricalcolare il punteggio tra le due società in considerazione del numero di atleti delle due società, mantenendo la distinzione tra tesserati propaganda e agonisti.
In attesa di nuovi ricorsi la piscina rimarrà nelle disponibilità di Como Nuoto che nei giorni scorsi ha finalmente potuto riprendere ad allenarsi in acqua, grazie a un chiarimento nell’interpretazione del Dpcm del Governo che ha chiuso le piscine, ma non per gli allenamenti delle società sportive. Ro.Ca.