
L'amministratore delegato di Asf Annarita Polacchini
Como, 5 marzo 2015 - Aumentano i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti di Asf, ma non per colpa di Regione Lombardia. E’ polemica tra i consiglieri regionali di Forza Italia e Fratelli d’Italia, Alessandro Fermi e Francesco Dotti, e la presidente della Provincia di Como, Maria Rita Livio, che aveva imputato anche ai tagli del Pirellone l’aumento del prezzo della corsa per i pendolari. “La teoria dello “scaricabarile” non funziona – spiegano Dotti e Fermi - C’è un dato di fatto, che sono i tagli del Governo sul Trasporto pubblico locale pari a 155milioni di euro, che avrebbero potuto mettere a serio rischio il sistema-trasporti, con pesantissime ripercussioni sui cittadini, pendolari e studenti in primis. E c’è un altro dato di fatto, rappresentato dai 105milioni di euro reperiti in bilancio, con cui siamo comunque riusciti a garantire i servizi, limitando i danni causati dal Governo”.
Da risolvere il nodo della viabilità in Alto Lago, con le corse che rischiano di saltare per mancanza di copertura soprattutto durante il fine settimana. “Invitiamo pertanto la Provincia di Como a promuovere un’azione incisiva, attraverso i propri referenti politici, affinché Roma intervenga finanziariamente per sostenere la mobilità in Lombardia – concludono Fermi e Dotti - A causa dei tagli del Governo, alla Provincia di Como mancano all’appello 550mila euro per il trasporto. Va segnalato che altri enti, come la Provincia di Monza, si sono avvalsi dell’utilizzo di alcune misure complementari per evitare l’aumento delle tariffe. Cosa che non è avvenuta per Como”.