Como, il Medioevo è finito: riaperta la Statale Regina

Era chiusa da novembre, obbligava al giro del lago o a passare dalla Svizzera per raggiungere il capoluogo. I frontalieri tornano a casa, si aspettano i turisti

Si rimuovono le transenne: riaperta la Statale Regina

Si rimuovono le transenne: riaperta la Statale Regina

COLONNO (Como) - L’isolamento è terminato. Il ventunesimo secolo è tornato anche nella zona dell’Alto Lago di Como. Dopo oltre quattro mesi ha finalmente riaperto la Statale Regina, interrotta dalla fine del novembre scorso per consentire al consorzio di imprese che ha vinto l’appalto di Anas di avviare i lavori per la Variante della Tremezzina, la strada da oltre 450 milioni di euro che offrirà un’alternativa alla fin troppo congestionata litoranea. Dopo 127 giorni la fine di un incubo per gli abitanti del Medio e Alto lago praticamente tagliati fuori dal capoluogo, Como, raggiungibile solo a patto di fare il periplo del lago in auto, oppure attraverso la staffetta dei mezzi pubblici.

Nel paese dei tavoli di coordinamento che spesso non decidono niente o lo fanno male, quello messo in piedi dai sindaci, il prefetto Andrea Polichetti e il presidente della Provincia, Fiorenzo Bongiasca, al contrario ha funzionato bene. È grazie al loro impegno e al monitoraggio quotidiano del cantiere, reso possibile dalla collaborazione di Anas, se il cantiere ha rispettato i tempi di consegna, con appena sette giorni di ritardo dovuti alla necessità di mettere in sicurezza la parete di roccia che incombe sulla strada, e soprattutto ha funzionato la rete dei trasporti pubblici. È grazie a loro se molti pendolari, in primis gli studenti, sono riusciti a spostarsi nonostante la strada completamente inaccessibile, per raggiungere il capoluogo.

La riapertura della Regina sancisce anche il ritorno a casa di tanti pendolari, in particolare i lavoratori frontalieri occupati in Canton Ticino, molti dei quali nei mesi scorsi avevano preso in affitto case e appartamenti a Valsolda e in Valle Intelvi, a ridosso del confine, per poter raggiungere fabbriche e uffici senza problemi o viaggi lunghi ore. Se loro torneranno finalmente a casa l’auspicio è che già nel prossimo week-end, in preparazione a quello di Pasqua, possano tornare i turisti sul lago. Pazienza se a Colonno, all’imbocco della nuova Regina appena riaperta, dovranno viaggiare a 30 all’ora, sono loro il vero "petrolio" del Lario e da queste parti mai come quest’anno li attendono a braccia aperte. Tenta chilometri orari, del resto, possono essere anche molti, quando si è costretti in coda.