Clochard violentata, la città è divisa Più controlli e nessun dormitorio

Il sindaco Rapinese è contrario all’apertura di una nuova struttura, meglio modificare il Regolamento di polizia

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di Roberto Canali

Allarme sociale o problema di sicurezza pubblica? Quarantottore dopo la violenza di piazza Vittoria, proprio di fronte al Tribunale, la città si divide attorno a quanto e avvenuto e soprattutto alla maniera in cui cercare di evitare che quanto accaduto non possa più ripetersi in futuro. Mentre gli inquirenti cercano la verità sull’aggressione tra le riprese delle telecamere di sicurezza del tribunale, anche se la dinamica pone pochi dubbi e l’aggressore, un quarantenne originario del Pakistan, rischia di veder aggravare la propria posizione se le condizioni della cinquantenne dovessero peggiorare. Secondo il sindaco Alessandro Rapinese il problema è di ordine pubblico, anzi di mancato rispetto delle leggi sull’immigrazione clandestina.

Per i volontari della rete di assistenza che da anni cerca di dare una mano ai clochard invece il problema va affrontato con altri strumenti, ad esempio dando seguito all’apertura di un nuovo dormitorio. Tre anni fa sulla questione si espresse il consiglio comunale con una mozione bipartisan. Peccato che a votare contro insieme alla Lega era stato proprio Rapinese che difficilmente cambierà idea adesso che è diventato sindaco. "Siamo davanti a un atto di una gravità inaudita che oltre a essere un atto di violenza di genere è frutto della grave marginalità che da troppo tempo interessa Como - denunciano i consiglieri Dem, Patrizia Lissi e Stefano Fanetti - Lo stupro di sabato notte ci richiama alla necessità di protezione per questa categoria fragile, iniziando con un numero maggiore di posti dedicati alle donne nei dormitori cittadini. Anche questa è sicurezza". Rapinese però sembra più orientato a inasprire il Regolamento di polizia urbana, anche per contenere il disagio in via Anzani.

"L’ordinanza era pronta, mancava soltanto la mia firma – aveva chiarito durante l’ultima seduta del consiglio comunale il sindaco – ma nell’ambito della massima collaborazione l’ho sottoposta al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Il suggerimento è stato di intervenire con il Regolamento di Polizia urbana, per risolvere non solo il problema dell’alcol ma molti altri".La questione è sulla scrivania del nuovo comante della Polizia locale, Vincenzo Aiello, che già a settembre potrebbe essere pronto con una bozza. I precedenti non sono incoraggianti, l’ultima modifica fu introdotta a fine del 2017 e fece meritare al sindaco Mario Landriscina le prime pagine dei quotidiani di mezza Italia per la decisione di proibire ai clochard di avvicinarsi al centro, per non disturbare shopping e Città dei Balocchi.