Como: casa di riposo abusiva, oltre 450mila euro di redditi non dichiarati

Le Fiamme Gialle di Menaggio in azione nella zona dell'Alto Lago

Intervento della guardia di finanza in una foto di repertorio (Cusa)

Intervento della guardia di finanza in una foto di repertorio (Cusa)

Como, 8 novembre 2019 - La Guardia di finanza di Menaggio ha reso noto di aver scoperto una casa di riposo che - stando a quanto emerso - risultata abusiva. La struttura ha operato dal 2013 al 2018, nella zona dell'Alto Lago. Le Fiamme Gialle hanno rilevato la mancata dichiarazione di redditi per oltre 450mila euro con un'imposta evasa (fra Iva e Irpef) pari a circa 225mila euro, da parte della titolare.  Nascondendosi sotto la falsa veste, a seconda dei casi, di affittacamere, B&B, casa-vacanze e residence, la struttura funzionava come una vera e propria residenza assistenziale per anziani del tutto abusiva, come rilevato, a giugno dello scorso anno, dai Carabinieri del Comando provinciale di Como, coadiuvati dai Carabinieri del Nas di Milano e da personale medico dell'ATs Montagna di Sondrio.

La titolare è accusata di sfruttamento del lavoro (caporalato), esercizio abusivo della professione sanitaria, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina nonché violazione delle norme inerenti la salute e la sicurezza dei luoghi di lavoro mentre la struttura veniva sequestrata.  La verifica fiscale effettuata, grazie anche alle dichiarazioni dei parenti degli ospiti della struttura, ha consentito di ricalcolare, analiticamente, le rette mensili effettivamente corrisposte per l'assistenza diurna e notturna degli alloggiati, tutti elementi poi elaborati e integrati con le informazioni messe a disposizione dalle banche dati. L'attività abusiva, complice il prezzo altamente concorrenziale delle rette mensili (dai 1.200 ai 1.500 euro mensili), ha generato guadagni quantificati in oltre 450 mila euro complessivi. I risultati dell'attività ispettiva sono stati comunicati all'Agenzia delle Entrate-Ufficio di Monza e Brianza che provvederà all'emissione del successivo avviso di accertamento e all'applicazione delle relative sanzioni.