REDAZIONE COMO

Canzo, Cristina Cappellini visita l'ex filanda di Fiume

L'assessore alla Cultura della Lombardia elogia il museo-atelier: "Un luogo incantato, qui le sue opere sono vive"

L'assessore alla Cultura mentre visita le opere esposte nell'atelier

Canzo (Como), 21 dicembre 2015 - C'era una visitatrice d'eccezione lunedì 21 dicembre all'apertura straordinaria del museo-atelier di Salvatore Fiume, nell'ex filanda di Canzo, l'assessore alla Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, Cristina Cappellini, che ha reso omaggio al grande artista in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita. "Questo è un luogo incantato, in cui si respira un'atmosfera unica e c'e' ancora il cuore pulsante dell'attivita' artistica di Salvatore Fiume - si è complimentata l'assessore - Abbiamo già fatto un sopralluogo qui qualche mese fa  e siamo dell'idea che queste opere debbano rimanere qui, vedremo quali soluzioni saranno possibili per poter rendere fruibile al pubblico questi spazi straordinari, che raccontano il percorso stilistico di questo Siciliano, nato a Comiso il 23 ottobre 1915, che poi ha scelto la Lombardia per la sua attivita' eclettica di pittore, scultore, architetto, scrittore e scenografo". In occasione di questa giornata speciale, che fa seguito all'apertura della mostra al Serrone della Villa Reale di Monza e a quella allestita presso i Musei Vaticani, negli spazi della Fondazione Fiume, oggi gestita dai figli dell'artista, Laura e Luciano, e' stata organizzata anche un'esibizione del gruppo musicale "Sulutumana". La Fondazione Salvatore Fiume, costituita nel 2003, ha sede nella ex filanda, che e' un edificio ottocentesco un tempo adibito alla coltivazione del baco da seta e poi studio e abitazione di Salvatore Fiume dal 1946 al 1997. Salvatore Fiume si trasferi' a Canzo nel 1946 da Ivrea, dove aveva lavorato presso la Olivetti come art director. A Milano, nel 1949, tenne la sua prima mostra ufficiale alla Galleria Borromini, grazie alla stima e all'amicizia di due intellettuali di prestigio come Alberto Savinio e Raffaele Carrieri. Negli anni 1951/1952 il grande salone presente nella filanda fu utilizzato per ospitare le enormi tele (48 metri x 3 metri) che Fiume dipinse per il salone di prima classe del transatlantico Andrea Doria, purtroppo affondato nel luglio del 1956. Dal 1953 alcune zone della filanda furono attrezzate per la produzione della ceramica e fu riattivato un antico forno a legna per la cottura del materiale.

In seguito altri locali furono adibiti alla produzione di serigrafie e litografie (con i torchi e le macchine per la stampa artigianale) che Fiume preferiva realizzare in proprio. Nei primi anni '70, acquistata una nuova ala del cortile, Fiume utilizzò il grande salone del secondo piano per realizzarvi delle enormi sculture. Poi, nel 1972, lo trasformo' in una sala da concerti per oltre trecento posti, facendovi costruire un grande organo, che, per alcune stagioni, fece di Canzo una piccola capitale della musica organistica in Italia. Oggi quel salone ospita una esposizione di opere di Salvatore Fiume e lo studio della figlia Laura, anch'essa pittrice. Tredici opere di Fiume sono state donate alla Regione Lombardia dai figli Laura e Luciano, esposte permanentemente nello Spazio Fiume, al primo piano del nuovo Palazzo Lombardia. Lo spazio museale, situato nel Foyer della Sala Marco Biagi, e' stato inaugurato il 23 ottobre 2012, giorno in cui Salvatore Fiume avrebbe compiuto 97 anni. Nella stessa sera e' stata anche inaugurata la mostra a Palazzo Pirelli "Le identita" di Salvatore Fiume. Opere anni '40 - '90', che si è chiusa il 6 gennaio 2013. La scultura "Cavallo e Cavaliere", invece, è stata posizionata al piano terra. Altre tre opere di grandi dimensioni del maestro sono esposte nel Foyer dell'Auditorium Giovanni Testori.