PAOLA PIOPPI
Cronaca

Campione d'Italia, condannati a sette anni per la rapina al casinò

È arrivata la sentenza per i due comaschi ritenuti i responsabili del colpo da 750mila franchi realizzato nella casa da gioco di Campione d’Italia il 28 marzo dello scorso anno

Il casinò di Campione

Campione d'Italia (Como), 27 marzo 2019  – Con la condanna per i due organizzatori e il patteggiamento del basista, si chiude il processo della rapina al casinò di Campione d’Italia del 28 marzo dello scorso anno. Un colpo da oltre 750mila franchi, per il quale sono stati condannati a 7 anni e 4 mesi di reclusione Marco Robustelli, 52 anni di Faloppio e Severino Matteri, 54 anni di Garzeno.

La sentenza è giunta al termine del processo con rito abbreviato che si è svolto ieri pomeriggio davanti al gup di Como Laura De Gregorio: il pubblico ministero Daniela Moroni, aveva chiesto 8 anni per Robustelli e 10 per Matteri, differenziando le posizioni in base alle recidive dei due imputati. Per Matteri la difesa aveva chiesto l’assoluzione, per Robustelli il minimo della pena. Ha invece patteggiato 2 anni e 8 mesi di carcere Roberto Bernasconi, 53 anni residente a Mendrisio, ex responsabile dell’area slot e tavoli della casa da gioco campionese, arrestato a fine maggio, e poi andato agli arresti domiciliari. Unico a decidere di collaborare con gli inquirenti, è andato incontro a una sanzione che ha tenuto fortemente conto di questa condotta.

Era stato il primo a essere individuato dai carabinieri di Campione d’Italia, come l’uomo che quella mattina, utilizzando il suo badge, aveva aperto la porta all’esecutore materiale del colpo, mai individuato. Con il volto camuffato e un paio di baffi finti, armato di pistola, aveva raggiunto l’ufficio casse del casinò, e aggredito i due impiegati impegnati nei conteggi. Dopo aver raccolto il denaro in una sacca – 750mila franchi, pari all’incirca allo stesso controvalore in euro - aveva percorso lo stesso tragitto in senso inverso, raggiungendo nuovamente l’ascensore esterno e poi uno scooter nero.

Le telecamere lo avevano ritratto mentre si allontanava da Campione, senza però riuscire mai a individuare al sua meta finale. A luglio, i carabinieri avevano arrestato gli altri due uomini, ritenuti gli organizzatori della rapina, che non hanno mai voluto fare alcuna dichiarazione in merito alle loro imputazioni. Sono ritenuti i due ideatori del colpo che, diversamente da Bernasconi, sarebbero stati in contatto con l’esecutore materiale, rimasto sconosciuto. Con lui, è sparito anche il bottino, del quale non è emersa nessuna traccia nemmeno durante gli accertamenti svolti su Matteri e Robustelli in corso di indagine.