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Autostrada contestata. Sindaci a Roma

I cinque Comuni contrari all'autostrada Bergamo-Treviglio incontreranno il ministro dell'Ambiente per esporre i motivi del loro dissenso: progetto vecchio, impatto ambientale, costi aumentati e contributi pubblici. Obiettivo è portare la protesta ad un livello politico più alto.

Approda a Roma, sul tavolo del ministero dell’Ambiente, la discussione sull’autostrada regionale Bergamo-Treviglio. Cinque dei sette Comuni contrari all’infrastruttura - Osio Sotto e Osio sopra, Ciserano, Levate e Stezzano (gli altri sono Fara e Verdellino) -mercoledì, accompagnati dal deputato bergamasco di Alleanza Verdi e Sinistra, Devis Dori, incontreranno il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, al quale esporranno i motivi del loro dissenso all’opera: progetto ritenuto vecchio, di grande impatto ambientale sul territorio, costi aumentati e contributi pubblici. L’obiettivo degli enti locali è quello di portare la loro protesta ad un livello politico più alto rispetto alla Regione e a Cal (concessioni autostrade lombarde) che è l’ente concessionario della Bergamo-Treviglio. Anche in considerazione del fatto che il ministero dell’Ambiente avrà voce in capitolo nell’autorizzazione della grande infrastruttura.

L’ultimo coinvolgimento di questo dicastero risale al 2012, quando aveva espresso parere positivo nell’ambito della conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto preliminare dell’autostrada. "Prima di tutto - spiega Dori - sarà importante capire che livello di conoscenza il ministro abbia del progetto. In passato, per altre opere non nella Bergamasca, mi è capitato di constatare che non era in possesso di informazioni aggiornate". Il secondo obiettivo della delegazione bergamasca è portare al ministro quei rilievi che i Comuni contrari al progetto hanno fino ad ora evidenziato ad altri livelli senza però avere alcun riscontro.

Michele Andreucci