Aspettative di business orientate al pessimismo

L’aumento dei costi di energia e materie prime sta facendo calare gli ordini per il 45,1% delle imprese

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C’è preoccupazione tra gli industriali lariani per la frenata dell’economia nel nuovo anno, un quadro a tinte fosche le cui prime avvisaglie si erano già registrate a novembre. In particolare a calare sono stati gli ordini in arrivo da oltreconfine, in diminuzione per il 45,1% delle imprese. L’attività produttiva si mantiene sui ritmi di ottobre per circa 6 realtà su 10 (57,7%), cala però per il 36,5% delle imprese a fronte di un incremento rilevato per il 5,8%.

Analizzando i comparti merceologici, si registra un utilizzo dell’81,7% per le realtà metalmeccaniche, del 79,4% per le tessili e del 68,5% per le imprese afferenti agli altri settori. Tra gli indicatori esaminati, quello associato al fatturato risulta risentire maggiormente della fase di rallentamento. Le vendite sul mercato domestico calano per il 42,6% del campione, sono stabili rispetto ai livelli di ottobre per il 37% e aumentato per il rimanente 20,4%. Il fatturato estero è considerato in contrazione per il 44,9% delle aziende, resta invariato per il 38,8% ed è in crescita per il restante 16,3%.

Le aspettative riguardo l’andamento del business sono orientate al pessimismo per la criticità nell’approvvigionamento delle materie prime e le difficoltà legate al caro energia. "Non possiamo nascondere la preoccupazione dovuta all’incertezza riscontrata a novembre, che conferma una decelerazione dei ritmi produttivi iniziata già dopo le ferie estive – spiega Aram Manoukian (nella foto), presidente di Confindustria Como – Non mancano situazioni positive che riportano ai valori del 2019 ma per molte realtà la contrazione dovuta al forte innalzamento dei costi di energia e materie prime rappresenta una criticità che affievolisce gli entusiasmi. È evidente che in questo clima siano necessari interventi governativi nazionali ed europei che diano impulso agli investimenti e ai consumi in modo da stimolare la domanda".

R.C.