Animalisti “impallinati“ dal Tar: "Hanno ragione i cacciatori"

La sentenza del Tar del Lazio riguardo ai calendari venatori evidenzia lo scontro tra ambientalisti e cacciatori sulla Valutazione di Incidenza Ambientale. Mentre l'obbligo vale per i piani faunistico-venatori, sembra non riguardare i calendari regionali. La questione è ancora aperta.

Animalisti “impallinati“ dal Tar: "Hanno ragione i cacciatori"

Animalisti “impallinati“ dal Tar: "Hanno ragione i cacciatori"

Limiti ai calendari venatori? L’obbligo di assoggettare a VinCa (Valutazione di Incidenza Ambientale) i piani faunistico-venatori c’è per effetto della direttiva Habitat recepita in Italia, mentre non sembra esserci per il calendario annuale regionale. Una vicenda tecnica, che però è emblematica dello scontro tra associazioni ambientaliste e cacciatori, visto che della stessa sentenza, quella del Tar del Lazio pubblicata il 12 febbraio, sono state date due letture contrapposte. La questione riguarda anche la Lombardia (tra le regioni in causa nella vicenda). Secondo Lipu e WWF (costituitisi ad opponendum al ricorso di Federcaccia), la sentenza del Tar sarebbe una sconfitta per i cacciatori, visto che il ricorso è stato dichiarato inammissibile. "È importante confermare l’obbligo di sottoporre i calendari venatori alla Valutazione di Incidenza". Per Federcaccia, è una "sconfitta per gli anticaccia", perché lo scopo dell’azione legale era quella i giudici accertassero la non vincolatività delle Linee Guida nella parte in cui avevano introdotto l’obbligo per le Regioni di sottoporre a VInCA i calendari. Dove sta la verità?

Il Tar spiega che l’obbligo di VinCa c’è, per quanto riguarda i piani faunistico-venatori come previsto dalla direttiva Habitat; mentre le linee guida impugnate non modificano la vigente normativa nazionale, né alle stesse può essere riconosciuta natura provvedimentale e "non vincolano l’attività amministrativa dei soggetti competenti per l’approvazione dei calendari venatori, né potrebbero sostituire o incidere sugli atti normativi e/o amministrativi che i singoli soggetti istituzionali sono chiamati ad adottare". L’obbligo, quindi, è a monte, mentre non sembra esserci per i calendari, che devono comunque sottostare ai piani faunistico-venatori.