ANNA GIORGI
Cronaca

Andrea Berton “bandito” dal Lario: “Ho solo partecipato a una conferenza stampa”

Lo chef stellato torna sulla sentenza che lo tiene lontano dal lago per tutto il 2023: “Nessuna violazione del patto di non concorrenza con l’hotel Sereno”

Andrea Berton in una foto tratta dal suo profilo Instagram

Milano – “Sono stato io ad annunciare che non avrei proseguito la collaborazione con il ristorante del Sereno. E poi non mi sembra si possa parlare di ‘sentenza di condanna’ del giudice, non devo pagare qualcosa, semplicemente dovrò rispettare il patto di non concorrenza fino alla fine del 2023, così come previsto originariamente dal contratto”. Patto che per la difesa del Sereno, a cui il giudice civile ha dato ragione, non era però stato rispettato. Andrea Berton lo chef stellato entrato nella contesa con il ristorante dell’hotel Sereno di Torno sul Lago di Como, difeso dallo studio legale CBA, annuncia possibili novità (per il 2024) e intanto ripercorre la storia giudiziaria. 

"Sì è vero, ho partecipato alla conferenza stampa del Grand Hotel Victoria di Menaggio, ma poi non ho mai aperto il ristorante con loro. Mi capita spesso di partecipare a riunioni o conferenze. Ho annunciato che avrei, forse, lavorato a 360 gradi con il Victoria. Ma non se ne è fatto nulla”. Tutte parole, sostiene Berton, non fatti.

La vicenda fra lo chef stellato e il proprietario del “Sereno” Luis Contreras, venezuelano trasferitosi a Milano, che possiede anche un albergo a St. Barths, inizia nel 2016.

Contreras ingaggia Berton con un contratto di consulenza esclusiva per il setup del ristorante fino a fine 2021. La star dei fornelli, con la sua società, la Ambrosia srl, deve avviare e supervisionare il ristorante dell’hotel che si chiamerà “Berton al Lago”.

In base all’accordo di collaborazione Berton non avrebbe potuto collaborare con altre società nel settore di sua competenza, in alcuna forma, anche per i due anni oltre la fine del contratto, cioè fino a fine 2023. 

Il nodo della contesa, che diventa prova schiacciante a favore del Sereno, è proprio la conferenza stampa del Victoria. Con ordinanza cautelare datata 5 maggio 2022, il tribunale civile ritiene che per l’accoglimento della pretesa cautelare che bloccherà la nuova collaborazione siano sufficienti “la potenzialità dell’effetto lesivo e la probabilità dello scenario prospettato”.

Per i giudici a niente rileva la circostanza per cui gli accordi conclusi dallo chef Berton con la struttura alberghiera concorrente non siano poi andati in porto: “La conclusione di un accordo di collaborazione per la gestione di un ristorante nella zona vietata dal patto di non concorrenza, per altro con lo stesso nome, è di per sé violazione del patto stesso”, si legge nelle otto pagine di ordinanza che fissa, fra l’altro, una penale di 50mila euro in caso di violazione. “Gli accordi con il Victoria avrebbero, forse potuto riguardare in ogni caso il 2024”, conclude oggi Berton. Stavolta la verità processuale, sulla data, è in linea con la dichiarazione dello chef: il divieto, ha stabilito la sentenza, vale fino al dicembre del 2023.