
Altri due anni alla “mente“ dei consorzi criminali
Altre condanne sono giunte nell’indagine Cavalli di razza, i cui arresti risalgono a novembre 2021, coordinati dalla Dda di Milano. Era partita a Como da una serie di verifiche su false fatture e occultamento di scritture contabili realizzate tra 2009 e 2019 all’interno di un gruppo di cinque consorzi, a cui facevano capo 28 cooperative, quasi tutte avviate verso il fallimento, che avrebbero evaso almeno di 10 milioni di euro di tasse e accumulato distrazioni per altri 15 milioni. L’indagine, nella sua parte principale, era arrivata a coinvolgere 54 persone, a cui si erano aggiunti una serie di imputati marginali che, negli anni, sono usciti dai processi celebrati con diversi riti. O che, in alcuni casi, sono comparsi più volte, per rispondere di ulteriori imputazioni. L’ultimo capitolo, giunto davanti al Gup di Milano, ha coinvolto il commercialista Massimiliano Ficarra, 55 anni di Lomazzo, uomo al centro di buona parte dell’indagine, considerato il regista di tutte le gestioni societarie: è stato condannato a ulteriori 2 anni e 8 mesi di reclusione, in aggiunta alle precedenti sentenze. Assieme a lui sono stati condannati Daniele Ficarra a 8 anni, Giuseppe a 2 anni e 6 mesi, Simone a 10 mesi e Antonio a 10 mesi. Una parte dell’indagine, aveva inoltre coinvolto la Spumador di Cadorago, vittima delle infiltrazioni criminali che imponevano l’utilizza di corrieri specifici, a discapito di quelli abitualmente utilizzati dalla società.
Tra i principali beneficiari, c’era la Sea Trasporti di Mozzate, che faceva capo ai fratelli Salerni – già condannati in abbreviato - il cui il volume d’affari era passato dai 167mila euro del 2012, di cui il 30 per cento per commesse Spumador, ai 3 milioni e mezzo del 2021, metà dei quali garantiti dalla società di Cadorago: ora è stata condannata per illeciti amministrativi a 120mila euro di multa, e all’interdizione definitiva da ogni genere di attività. Pa.Pi.