Allarme sul Lario "Di questo passo sarà una catastrofe"

L’allarme dell’Autorità di bacino "Perde un centimetro al giorno"

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È allarme rosso per il Lario che è il più a rischio tra i grandi laghi lombardi con una percentuale di riempimento che è scesa al 13,5% e un livello che ieri sera sfiorava i 16,9 centimetri sotto lo zero idrometrico, in leggero recupero di un paio di millimetri grazie alla pioggia rispetto ai -17,1 centimetri misurati a mezzogiorno. Per trovare una misura peggiore in questo periodo dell’anno bisogna tornare indietro di oltre quarant’anni, al 1976, contro una media di un metro e venti centimetri superiore. L’allarme di questi giorni si aggiunge a quello delle scorse settimane e alla costante carenza d’acqua che ha provocato danni anche durante l’inverno. "Una catastrofe" per il presidente dell’Autorità di Bacino del Lario, Luigi Lusardi (nella foto), che denuncia il fatto che l’abbassamento del lago negli ultimi giorni si è fatto inarrestabile. "Il livello scende di un centimetro al giorno, di questo passo il lago rischia di svuotarsi". Da anni l’Autorità di Bacino si batte insieme ai Comuni del lago per poter avere voce in capitolo sul prelievo delle acque, ma finora i risultati sono stati modesti. Sul Lario tanta acqua entra e tanta continua ad andarsene attraverso le chiuse di Olginate verso la Bassa Padana, per irrigare i campi. Su 158 metri cubi in ingresso anche ieri se ne andavano 153 e visto i numeri non ci sarà da stupirsi se oggi, senza temporali in arrivo, il livello del lago riprenderà a scendere. La situazione rischia addirittura di peggiorare, oggi in base agli accordi il livello non può scendere a -40 centimetri sotto lo zero idrometrico, ma se la siccità dovesse prolungarsi le autorità con l’avvallo della politica potrebbero decidere di adottare misure straordinarie. Roberto Canali