
La Società dei Concerti di Milano porta la felicità a Inverigo con una mini-stagione di concerti classici all'Auditorium Piccolo Teatro Santa Maria. Quattro appuntamenti imperdibili con artisti di talento e repertorio eclettico.
"Che suono ha la felicità?". Con questo nuovo slogan, la Società dei Concerti di Milano, vuole raccontare in una frase il benessere delle emozioni che la musica classica regala. E che regalerà al pubblico della ministagione di concerti in programma all’Auditorium Piccolo Teatro Santa Maria di Inverigo, in via Rocchina 14. La programmazione prevede quattro concerti, della durata di 50 minuti senza intervallo. Il primo appuntamento sarà venerdì alle 21 con la violoncellista Chiara Kaufman e la giovane pianista Monica Zhang (nella foto). Il programma della serata prevede la monumentale sonata in sol minore Opera 65 di Chopin, una delle ultime composte dal musicista prima della sua morte. È inoltre previsto un omaggio al compositore Eric Satie del quale nel 2025 ricorreranno i 100 anni dalla morte: le due artiste si esibiranno in una interpretazione di Tre Gnossiennes, nella trascrizione per violoncello e pianoforte. Infine, ancora di Chopin, Introduzione e Polacca brillante in do maggiore Opera 3 per violoncello e pianoforte.
La programmazione proseguirà venerdì 29 novembre, sempre alle 21, con Elisa D’Auria al pianoforte, e una serata che alterna musiche di Chopin e di Satie, Dai Notturni ai Valzer. Il terzo appuntamento, venerdì 31 gennaio, sarà con l’arpista Agatha Bocedi, impegnata in composizioni di Franz Poenitz, Henriette Renié, la celebre Moldava di Bedrich Smetana, oltre che una selezione di melodie irlandesi e alcuni pezzi di sua composizione: The Deepest Lake, Dolcemaro, Cura. Il quarto e ultimo appuntamento in programma per la stagione concertistica, sarà venerdì 7 marzo, ore 21, con Eliana Grasso e Irene Veneziano nel pianoforte a quattro mani. Il programma prevede Eric Satie, "3 Morceaux en forme de poiree", e di Camille Saint-Saëns "Le carnaval des animaux" nella versione a quattro mani.
Paola Pioppi