PAOLA PIOPPI
Cronaca

Aggressione in centro a Como: turista americano ferito con un coccio di bottiglia

La lite a causa del cane di un uomo già noto alle Forze dell’ordine. La vittima era in piazza Duomo coi familiari quando è arrivato l’italiano ubriaco.

Militari in città
Militari in città

È stato ferito a una mano con un coccio di bottiglia, dopo una lite con un comasco di 29 anni senza fissa dimora, a cui aveva chiesto di tenere il suo cane al guinzaglio. L’aggressione è avvenuta mercoledì pomeriggio verso le 16 in piazza Duomo, dove si trovava un turista americano di 31 anni, con la fidanzata e i genitori di lei.

Ad un certo punto è arrivato il cane, un molosso totalmente libero di gironzolare tra i tavolini dei locali e di avvicinare le persone, molte di loro impaurire dalla presenza dell’animale, una razza certamente non facile. L’americano ha richiamato il padrone, intimandogli di tenere il cane al guinzaglio, ma il comasco gli si è avvicinato aggressivo, già ubriaco e con una bottiglia di birra in mano. Tra i due è nata una discussione fin da subito piuttosto accesa, in mezzo alla gente, finchè il comasco ha tentato di colpire il turista, che si è però scansato evitando il pugno. Ma nel frattempo la bottiglia di birra è sfuggita di mano, rompendosi a terra.

Il ventinovenne ha raccolto un pezzo di vetro, e lo ha usato per scagliarsi nuovamente contro l’americano, ferendolo a una mano. Il trambusto che si è generato in quei minuti, ha richiamato l’attenzione di alcuni militari dell’Esercito italiano che presidiano il centro città, che sono intervenuti e hanno fermato il ventinovenne, oltre a chiamare subito una pattuglia della Squadra Volante.

Gli agenti hanno portato in Questura l’aggressore, già molto noto alle forze di polizia, e lo hanno denunciato per lesioni volontarie, aggravate dall’utilizzo del pezzo di vetro.

Nel frattempo l’americano si è fatto medicare la ferita, risultata un taglio non grave, ed è stato dimesso dal pronto soccorso con quindici giorni di prognosi. Al momento non ha sporto denuncia, e ora il magistrato dovrà valutare se l’utilizzo di quel pezzo di vetro utilizzato per scagliarsi contro il trentunenne, può essere considerato al pari di un’arma, che consentirebbe alla denuncia di procedere d’ufficio senza necessità di querela.

Un brutto episodio in una estate che ha regalato tanti ospiti stranieri e business al capoluogo lariano, sempre più amato e conosciuto oltre Oceano.