Menaggio, aggredirono e umiliarono disabili: ora lavoreranno al loro fianco

Sette ragazzi accusati di una serie di vessazioni saranno impegnati per due anni nei centri di assistenza

Sette indagati hanno trovato con il pm Giuseppe Rose accordo sul patteggiamento

Sette indagati hanno trovato con il pm Giuseppe Rose accordo sul patteggiamento

Menaggio (Como), 7 settembre 2022 - Agli arresti domiciliari, ad aprile, erano finiti con l’accusa di aver commesso una serie di vessazioni a disabili, pestaggi a passanti, distruzioni di abitazioni, minacce a persone gravate da fragilità fisiche o psicologiche. Una banda di giovani che per anni aveva imperversato nella zona di Menaggio, fino a essere bloccata dall’indagine dei carabinieri che ad aprile aveva condotto agli arresti domiciliari quattro di loro.

Ora sette indagati hanno trovato con il pubblico ministero di Como Giuseppe Rose un accordo di patteggiamento che prevede pene variabili tra uno e due anni, in base alla gravità della loro posizione, e sospensione condizionale subordinata a un obbligo: almeno 200 ore di volontariato in strutture che prestano assistenza a persone portatrici di handicap. Spetterà ora al gip valutare se quella proposta, contestuale al parere favorevole per la revoca della misura cautelare, è congrua. Per la ratifica dei patteggiamenti e la formalizzazione della "attività non retribuita a favore della collettività", come prevede il codice, compariranno in sette. 

Federico Fraquelli, 23 anni di Menaggio, Demis Ratti, 23 anni di Porlezza, Gabriele Dell’Era, 22 anni di San Siro e Ndoci Franko, 22 anni di Menaggio (che erano finiti ai domiciliari), Matteo Falotico, 25 anni di Menaggio, Klisman Marticanaj, 24 anni di Menaggio e Paolo Barelli, 21 anni di San Siro. Rimane inoltre da definire la posizione di altri cinque coetanei, con i quali di volta in volta si creavano gruppi differenti, rendendosi responsabili a vario titolo di stalking e lesioni, commettendo aggressioni e umiliazioni ripetute e persone scelte a caso.

In particolare erano stati presi di mira due disabili che periodicamente venivano accerchiati, percossi e scherniti, ripresi con i loro telefoni cellulari, spintonati e fatti cadere a terra, molestati spruzzandogli addosso bombolette spray o versandogli in testa cenere di sigarette, colpiti con oggetti lanciati mentre passavano per strada. Persino spaventati mentre si trovavano nelle loro case, come ricostruito dalle indagini condotte dai carabinieri di Tremezzina. Inoltre a settembre 2019, uno straniero che stava viaggiando in bicicletta a Tremezzina, era stato colpito con un ombrello spuntato dall’auto che gli era passata accanto, mentre a dicembre 2019 era stata distrutta a Loveno di Menaggio l’abitazione che un uomo aveva messo a disposizione delle persone senza fissa dimora.