PAOLA PIOPPI
Cronaca

Erba, butta acido in faccia alla ex compagna: giovane di 25 anni a processo

La ragazza vittima aveva rischiato gravi danni agli occhi e abrasioni al volto. Le accuse sono state riunite in un unico procedimento di rinvio a giudizio

Dopo l'aggressione erano intervenuti i carabinieri (foto di repertorio)

Dopo l'aggressione erano intervenuti i carabinieri (foto di repertorio)

Dallo scorso novembre, su Said Cherrah, venticinquenne di Broni, gravano due procedimenti penali, che ieri mattina, davanti al Gup di Como, sono state riunite in un unici procedimento di rinvio a giudizio per stalking e per "deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso".

Quest’ultima accusa, legata all’aggressione avvenuta il 21 novembre a Erba, quando aveva gettato acido muriatico sul volto dell’ex compagna, facendole rischiare gravi danni agli occhi e abrasioni al volto. Cherrah era già indagato per stalking, con una misura cautelare che il 21 agosto lo aveva condotto in carcere per poi finire ai domiciliari a Broni per un mese.

Quella stessa misura, era stata poi trasformata in obbligo di dimora e divieto di avvicinamento e di comunicazione con la ex compagna e i suoi familiari. Ma a fine novembre il venticinquenne si era presentato a Erba in via Pontida, la strada che la sua ex percorreva per andare la lavoro, e le aveva gettato sul viso l’acido contenuto in una bottiglia che aveva in auto.

All’accusa di atti persecutori, si era quindi aggiunta quella deformazione del viso, che ancora lo trattiene in carcere, e per la quale la Procura ha chiesto il giudizio immediato, e di violazioni al divieto di avvicinamento e di comunicazione con la persona offesa. Non solo per l’avvicinamento del giorno dell’aggressione, ma anche per condotte avvenute nei giorni immediatamente precedenti quando, secondo quanto sostenuto dalla parte offesa, avrebbe cercato di contattare anche i suoi familiari. Ieri Cherrah è comparso davanti al Gup di Como Walter Lietti, chiedendo l’unificazione dei procedimenti e il rinvio a giudizio.