Grandola e Uniti (Como), 31 agosto 2017 - Proseguono nel mese di settembre gli incontri culturali del Premio Antonio Fogazzaro. Oltre alla tanto attesa premiazione dei vincitori dei concorsi letterari “Racconto inedito”, “Poesia edita” e “Microletteratura e Social Network” dell’edizione 2017 del Premio Antonio Fogazzaro, numerosi saranno gli appuntamenti tra letteratura, cinema, storia e viticoltura. Si parlerà infatti della “Civiltà del vino sul Lago di Como” con Leo Miglio, del famoso tesoro del Duce con Giuseppina Mellace, e nel salotto di Villa Fogazzaro in collaborazione con il FAI, dell’arte del delitto insieme ad Andrea Fazioli, scrittore svizzero autore di numerosi gialli tra i quali “L’arte del fallimento” (Guanda, 2016) e dei film fogazzariani di Mario Soldati. Si comincia sabato a Villa Camozzi di Grandola ed Uniti si terrà “Quel vino del Lago di Como…”, incontro con Leo Miglio e il suo libro “Civiltà del vino sul lago di Como. Origini, esperienze e prospettive” (Cinquesensi, 2017): un affascinante viaggio tra scienza della viticoltura e memorie famigliari, raccontando le alterne fortune della produzione vinicola su uno dei laghi più belli del mondo.
Leo Miglio, ordinario di Fisica della materia e studioso di livello internazionale, accanto all’attività scientifica coltiva da sempre l’interesse per la viticoltura, passione ereditata dal padre Gianfranco, noto politologo e teorico del moderno federalismo. Muovendo dal paese di Domaso, luogo d’origine della famiglia Miglio, dove si coltiva l’unica varietà bianca veramente autoctona del lago, la Verdesa, o la Verdese, il racconto ricostruisce due millenni di storia del “terroir” tra crisi, abbandoni e rinascite, fino al nuovo impegno di preparatissimi produttori – fra i quali lo stesso Leo Miglio – decisi a dare nuova credibilità ai vitigni e al vino del territorio. All’incontro seguirà la presentazione e la degustazione dei vini della Cantina Angelinetta di Domaso.