LUCA MARINONI
Sport

Ermanno Manenti, che impresa: tre medaglie iridate al Campionato di ciclismo per trapiantati

L’atleta di Manerbio non finisce di stupire, vincendo a Dresda la corsa in linea e la cronometro a squadre, mentre nella crono individuale è giunto a 16" dal vincitore, l'americano Stansbury: “Ci tenevo a fare bene e mi sono preparato con grande impegno”

L'azzurro festeggia con la medaglia d'oro vinta a Dresda nella corsa individuale in linea

L'azzurro festeggia con la medaglia d'oro vinta a Dresda nella corsa individuale in linea

Manerbio (Brescia), 20 agosto 2025 – Conquistando due medaglie d’oro e una d’argento nelle tre prove disputate al Campionato del Mondo di ciclismo per trapiantati, Ermanno Manenti ha firmato una nuova, grande impresa che ha confermato sia la sua tempra davvero eccezionale che le sue intramontabili qualità di atleta di alto livello.

A Dresda, nel breve spazio di due giorni, martedì 19 e mercoledì 20 agosto, Manenti ha vinto la cronometro a squadre (20 km) con l’Italia e la corsa individuale (20 km), piazzandosi al secondo posto nella cronometro individuale (10 km) alle spalle dell’americano Neal Stansbury.

Un bilancio personale accolto con comprensibile soddisfazione dal sessantenne ciclista di Manerbio: “Sono davvero contento – ha sintetizzato ancora emozionato Ermanno Manenti –. Ci tenevo a fare bene e mi sono preparato con grande impegno. È stato bello vincere la corsa in linea, ma è stata particolarmente emozionante la vittoria che abbiamo ottenuto nella cronometro a squadre (composte da tre corridori, ndr) davanti a Germania e Olanda. Avevamo già provato questa gara una sola volta e riuscire a ottenere questo successo è stato davvero molto bello. Personalmente mi ritengo pienamente soddisfatto. Sono riuscito a farmi valere come speravo e pure il secondo posto nella cronometro lo ritengo un risultato positivo, anche perché l’americano è stato bravo, è giunto davanti a me di 16” e quindi c’è poco da dire. Lo ha meritato, io ho fatto comunque bene”.

Il ciclista azzurro, che nel suo illustre palmares adesso vanta sei titoli iridati e tre europei (senza dimenticare le medaglie fin qui conquistate e le numerose vittorie colte a livello nazionale), in Germania ha ribadito una volta di più non solo le sue qualità, ma anche una voglia di lottare senza mai mollare che rappresenta una base fondamentale di quella che lui stesso definisce la sua seconda vita, quella iniziata il 4 gennaio del 2007 in occasione del trapianto di fegato. Un momento decisivo per la sua esistenza che ha proiettato Ermanno Manenti sulla cima del mondo, trasformando le sue imprese sportive in uno splendido inno alla voglia di vivere.

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