Zanotti racconta i suoi tre anni di prigionia: "Io, nelle mani dei terroristi" /VIDEO

L'imprenditore parla per la prima volta davanti a taccuini e microfoni ma glissa sul motivo del viaggio in Turchia. "Non andrò mai più in paesi musulmani"

Sergio Zanotti

Sergio Zanotti

Marone (Brescia), 8 aprile 2019 - «Non è facile ricordare tre anni in cinque minuti. Sono stati anni difficili che si sono conclusi solo venerdì. Ho saputo che sarei stato liberato cinque ore prima». È quanto ha detto Sergio Zanotti, il bresciano di 59 anni rimasto tre anni prigioniero in Siria e tornato in Italia venerdì sera, tornato alla vita di tutti i giorni a Marone, sulla sponda bresciana del lago di Iseo. «Ora cerco un lavoro - ha aggiunto - ma prima devo stare bene fisicamente. Adesso sto male, dormo poco. Non tornerò mai più in paesi musulmani». L''imprenditore ha poi glissato sulle motivazioni del suo viaggio in Turchia.

«Mi hanno portato al confine in 70 armati, lì ho trovato cinque italiani che ho abbracciato», ha spiega Zanotti. «La cosa che mi è mancata di più è la famiglia. Ho maledetto tre anni il giorno in cui ho deciso di andare in Turchia per comprare dinari antichi da rivendere in Europa», ha concluso.