Valcamonica terra di vini estremi: Camunnorum e Griso da premio

Un rosso di Losine e un bianco di Angolo Terme tra i vincitori del concorso mondiale per le viti “eroiche“

Premiati i vini della Valcamonica

Premiati i vini della Valcamonica

Ponte di Legno (Brescia) - ​La Valcamonica è la nuova superstar dei vini "estremi" e lo conferma con due medaglie vinte al concorso Mondial des Vines extremes, che si è tenuto nei giorni scorsi. Si tratta dell’unica manifestazione enologica mondiale specificatamente dedicata ai vini prodotti in zone caratterizzate da viticolture eroiche, ossia di montagna.

"Il concorso seleziona i migliori vini frutto della viticoltura estrema con la finalità di promuovere e salvaguardare le produzioni di piccole aree vitivinicole che si caratterizzano – spiegano gli organizzatori – per storia, tradizione e unicità, di grande valore ambientale e paesaggistico, dove si coltivano soprattutto vitigni autoctoni. Si tratta di autentiche “isole della biodiversità viticola“ che, però, corrono il rischio di scomparire a causa degli alti costi di produzione e realizzazione dei vigneti, tenendo conto che la coltivazione e la realizzazione di un vigneto in queste zone costa dieci volte di più di un vigneto in pianura. Il Mondial des Vins Extrêmes fa parte di Vinofed, la Federazione internazionale dei grandi concorsi enologici".

Quest’anno il premio è andato al Camunnorum 2017 di Rocche dei Vignali, di Losine, un rosso forte e intenso, da anni portabandiera della Valcamonica, e al profumato Griso 2020, il bianco dell’azienda agricola Scraleca, nel parco naturalistico del Lago Moro ad Angolo Terme.

"I premi ci fanno felici – dice Tino Tedeschi, presidente del Consorzio Vini Igt Valcamonica – ma non voglio parlare delle singole etichette. Il premio va a tutti i produttori camuni, che da anni si impegnano nella viticoltura eroica. Non credo che chi vive fuori dalle nostre zone possa capire. Qui vite e grappoli crescono in zone impervie, difficili da coltivare, ma anche a cui è difficile accedere. Certo non mancano sole, caldo e acqua. Ma il lavoro è tutto. Ci si alza all’alba e si finisce la sera tardi. Quindi un premio vinto da una cantina vale per tutti. Lo dobbiamo condividere perché questo significa essere un’unione. Questo significa essere vitivinicoltori nella stessa valle. Per la prima volta un bianco ha vinto un premio. Significa che insieme possiamo fare grandi cose". Ora la Valle Camonica deve solo mostrare di non esser seconda ad altri vini bresciani.