Una flotta di auto con sensori scoverà le buche

Il progetto M-Apperò primo in Italia nel suo genere porta l’intelligenza artificiale sulle strade bresciane

Dieci auto della Provincia munite di sensori, 250mila chilometri percorsi tra i 205 comuni bresciani, una mappa delle buche e ammaloramento dell’asfalto. Questo l’esito del progetto M-Apperò, primo in Italia nel suo genere, che ha portato l’intelligenza artificiale sulle strade bresciane. Promosso da Provincia, Cluster Lombardo della Mobilità, con il sostegno della Camera di Commercio e Confindustria di Brescia, e sviluppato dalle società Fasternet e Centro Padane, il progetto ha portato alla creazione di una flotta di veicoli dotati di sensori per rilevare lo stato del manto stradale, migliorare la sicurezza ed ottimizzare gli interventi di manutenzione sulla rete viaria. "La manutenzione delle strade – spiega il presidente della Provincia, Samuele Alghisi – e la loro fruibilità in sicurezza è una priorità. Noi abbiamo fornito i dati, tramite i nostri mezzi, per l’analisi del manto stradale, ma in futuro potranno esserci ulteriori sviluppi". I dati raccolti sono stati inseriti in una piattaforma integrata di gestione delle informazioni digitali per monitorare in tempo quasi-reale la sicurezza e lo stato di usura delle infrastrutture per la mobilità. Enti pubblici e gestori delle strade hanno così una piattaforma per pianificare, gestire e ottimizzare gli interventi di ripristino e manutenzione. "Auspichiamo di dar il via ad attività imprenditoriali partendo da questo progetto – aggiunge Saverio Gaboardi, presidente Cluster Lombardo della Mobilità – perché è questo il fine ultimo del Cluster". Nel mercato, ad oggi non esistono soluzioni consolidate e "industriali" legati all’impiego di veicoli-sensore. Il lavoro fatto a Brescia può essere da volano per sviluppi imprenditoriali; si presta inoltre all’integrazione dei dati raccolti con i database delle assicurazioni per una valutazione più precisa del rischio di incidentalità. F.P.