Tempeste di vento, grandinate, nubifragi: anche l’estate 2023 è stata contrassegnata da eventi estremi in tutta la Lombardia. A fine agosto, Coldiretti ne segnalava ben 49 in due giorni, di cui la metà proprio in Lombardia. Uno scenario che non sorprende: già nel rapporto di sintesi della Strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climaticidi Regione Lomardia con Fondazione Lombardia per l’Ambiente del 2014, si evidenziava l’aumento degli eventi estremi relativi a temperature elevate negli ultimi 60 anni. Sul fronte delle precipitazioni, si spiegava come in 120 anni il numero di giorni priovosi si sia ridotto del 6%, mentre, parallelamente, c’è stato un incremento dell’intensità degli eventi precipitativi di circa 26 mm per secolo. Scenari che possono essere cambiati, solo però se si riducono le emissioni climalteranti. Come stiamo andando su questo fronte? Gli ultimi dati di Inemar Arpa Lombardia relativi al 2019 parlano di 73507 kilo-tonnellate di Co2 equivalenti emesse in un anno in Lombardia, con Milano in testa (15297), seguita da Brescia con 11.210 e Pavia con 10282. In attesa dei nuovi dati locali, lo scenario nazionale rilevato da Ispra non è rassicurante: nel 2021, infatti, le emissioni di gas serra in Italia sono aumentate del +8,5%, pur registrando una diminuzione del 20% rispetto al 1990
CronacaUn nubifragio su due a Milano: come cambia il clima in Lombardia