Turismo a Brescia, le recensioni servono a crescere

L’innovativo approccio di Bresciatourism ha evidenziato buon appeal da coppie e famiglie. Carenze invece nei viaggi di lavoro

Il capitolium: una delle mete immancabili  nel capoluogo

Il capitolium: una delle mete immancabili nel capoluogo

Brescia, 16 gennaio 2020 -  Brescia sempre più meta per le vacanze in coppia ed in famiglia, ma c’è da lavorare per riconquistare il turismo d’affari, i più critici nel recensire sul web la loro esperienza nel Bresciano. La fotografia sulla percezione dei turisti che hanno visitato il territorio nel 2019 arriva da un’analisi commissionata da Bresciatourism a Travel Appeal, Pmi innovativa che ha analizzato 630mila giudizi espressi su hotel, ristoranti, musei, località nel corso 2019, fornendo dei dati che possono orientare interventi e promozione per il 2020. Uno studio pionieristico, che parte dall’assunto che, oramai, il web è specchio della realtà e che i giudizi espressi su social e forum possono dare una visione di ciò che i turisti si aspettano, apprezzano o criticano.

Per avere un’immagine più completa servirebbero anche i dati ufficiali su arrivi e permanenze, che, seppur raccolti quasi in tempo reale dalle strutture ricettive grazie al sistema Turismo 5, vengono poi diffusi in ritardo rispetto alle necessità degli operatori del settore (lo scorso anno sono arrivati a fine luglio). "Questa analisi – ha sottolineato Manuel Gabriele, direttore Visit Brescia, il brand con cui si presenta Bresciatourism – è una opportunità in più che diamo agli operatori. In generale, l’attività dell’ente è sempre più attenta alla rete: basti pensare che ormai più di 9 turisti su 10 si informano attraverso il web sulla meta delle loro vacanze".

Dai dati presentati da Damiano De Marchi di Travel Appeal, emerge che la percezione di chi ha visitato Brescia è positiva per l’87,5% dei casi. I commenti maggiormente negativi si registrano per lo più ad agosto, quando la grande affluenza può generare criticità, come traffico e prezzi più alti. L’analisi dal web conferma una preponderanza di turisti tedeschi, seguiti da Austria, Francia, Svizzera e Regno Unito. Nel 55% dei casi i visitatori viaggiavano in coppia, nel 27% in famiglia, 11% in gruppo. Positive le valutazioni su accoglienza, cibo, pulizia, posizione dei luoghi da raggiungere. Più tiepida la reazione sulle camere, i servizi ed i costi (negativa per gli stranieri), mentre tallone d’Achille è l’accesso ad Internet (caro soprattutto a chi viaggia per affari), che spesso è assente o a pagamento nelle strutture ricettive.

In attesa dei dati definitivi sul turismo, la previsione per il 2019 è positiva: da gennaio a settembre si è registrato un +5,8% e +4,7% di presenze, rispetto ad un 2018 che era stato in leggero calo. Il salto di qualità potrebbe arrivare dall’avvio della collaborazione tra Brescia e Trentino Marketing, che vedrà un primo banco di prova nella penisola Scandinava. "Potrebbe essere il primo passo – sottolinea Graziano Pennacchio, ad Visit Brescia – per arrivare a creare un territorio abbastanza ampio per proporci sui mercati emergenti. A breve avremo competitor come il Medio Oriente, cresceranno i turisti da Cina, Brasile, Asia. Se ci ponessimo solo come Visit Brescia saremmo invisibili".

Per il 2020, Bresciatourism, che fa riferimento a Camera di Commercio e Comune di Brescia, avrà circa 900mila euro da investire per promuovere il territorio on e off line. Inoltre, proseguirà l’iter per diventare in-house. "L’obiettivo – commenta Massimo Ziletti, segretario generale di Camera di Commercio – è di usare Bresciatourism come strumento per realizzare le politiche che porteremo avanti con il Comune, consapevoli che il turismo è un settore strategico per l’economia".