BEATRICE RASPA
Cronaca

Truffa staminali, il medico rivela: "Ho lavorato per i servizi segreti"

Le dichiarazioni di Andolina al processo in cui è imputato

Marino Andolina

La Procura di Brescia vuole fare chiarezza sulle dichiarazioni rese ieri dal medico Marino Andolina, già al centro del caso Stamina e ora imputato a Brescia nell’ambito di un processo per Stamina Due, l’inchiesta collegata alla contestata cura con le staminali, in cui deve rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla somministrazione illecita di medicinali imperfetti e pericolosi. «Più volte ho avuto paura per la mia vita – ha dichiarato in aula Andolina –. Ho lavorato per i servizi segreti. In Bosnia hanno cercato di rapirmi». Le dichiarazioni sulla presunta doppia vita del pediatra hanno fatto alzare il sopracciglio al pm Francesco Carlo Milanesi, che ha chiesto spiegazioni.

«In Libano quando avevo portato 30mila euro ai bambini che vivevano in un campo profughi palestinese e che mi erano stati dati dalla Regione Friuli ero tornato con informazioni sui rischi per i militari impegnati in quei territori – ha raccontato Andolina – Alla Dda di Bari avevo invece dato informazioni su un traffico di sigarette di contrabbando gestito da un presidente dell’Est Europa che aveva un conto in Svizzera. E dopo aver operato il figlio di un esponente dei servizi segreti serbo in cambio avevo ricevuto dei pizzini con i nomi e indirizzi di terroristici islamici che erano attivi in Serbia. Avevo dato l’elenco ai carabinieri di Trieste ma sono stato mandato al diavolo e non so perché».