
Il Soccorso alpino ha perlustrato la zona con calate in corda nelle aree impervie
È stato trovato ieri mattina, dopo una complessa operazione di ricerca durata tutta la notte nella zona di Anfo, il corpo di Andrea Osterloh, cittadino tedesco disperso sui monti da mercoledì sera. La battuta è stata condotta sulle montagne che si erigono sopra il lago d’Idro e la Rocca d’Anfo, nella zona del Baremone e della Fortezza di Cima dell’Ora. Osterloh si trovava in vacanza in un campeggio sulla sponda trentina del lago d’Idro a Bondone, dove soggiornava con alcuni conterranei. L’allarme è stato lanciato da un amico, che non riusciva più a contattarlo e che ci aveva parlato per l’ultima volta attorno alle 16 di venerdì. La centrale operativa del numero unico 112 di Brescia ha inviato sul posto i vigili del fuoco, che hanno immediatamente avviato le ricerche. Dalle 22.30 alle 23 è stato impiegato l’elisoccorso di Brescia, che però non lo ha trovato. Il Soccorso alpino è intervenuto parallelamente, perlustrando a piedi sentieri, creste e zone impervie, con calate in corda. Era presente la stazione della valle Sabbia con i suoi tecnici esperti. Hanno dato supporto anche i militari del Soccorso alpino della Finanza, i carabinieri e alcuni mezzi del 118 di Brescia. Giovedì mattina sono stati impiegati quattro mezzi aerei e diversi droni. La bici elettrica di Osterloh è stata trovata legata alla Rocca d’Anfo. Da lì l’escursionista si sarebbe perso nell’area di Cima Meghé. L’ultimo contatto certo dopo le 16, quando avrebbe inviato una foto a familiari e amici.
L’uomo sarebbe stato solo quando è uscito per andare a fare un’escursione e sicuramente è passato dal Baremone e dal rifugio Rosa, per poi muoversi lungo la strada militare verso la fortezza della prima guerra mondiale e poi verso la cima. È stato trovato a 1.700 metri di altezza, in un canalone. Tra le ipotesi, che sia scivolato mentre saliva per vedere il panorama della valle del Caffaro. Mi.Pr.