FEDERICA PACELLA
Cronaca

Caccia nel Parco delle Colline: natura o fucili? Scoppia il caso a Urago Mella

Attività venatoria e preservazione della biodiversità nel Parco delle Colline. Il consiglio di quartiere di Urago Mella a Brescia chiede una verifica

Il parere propone anche la verifica della compatibilità della caccia con la tutela della fauna selvatica

Il parere propone anche la verifica della compatibilità della caccia con la tutela della fauna selvatica

BRESCIA – I capanni sono sotto gli occhi di tutti, basta addentrarsi di poche centinaia di metri nel Parco delle colline. Tutto legittimo, ma in molti si chiedono se l’attività venatoria sia compatibile con un contesto di svago e tutela della biodiversità come un Plis. La domanda è diventata una richiesta formale del Consiglio di quartiere di Urago Mella, all’amministrazione comunale, affinché verifichi la congruità tra la pratica dell’attività venatoria e la preservazione della biodiversità nel Parco delle Colline di Brescia. “Ci è sembrato corretto esplorare tutte le possibilità di apporre vincoli e limitazioni nell’area naturale delle nostre Colline”, spiega il presidente del Cdq, Andrea Pasotti.

È stato proprio lui ad esporre le perplessità di molti cittadini sulla congruità dell’esercizio della pratica venatoria con il contesto del Parco delle Colline. Da qui la proposta, approvata da 7 consiglieri su 8, di parere da sottoporre al Comune a porre in essere tutti i vincoli possibili per limitare o impedire l’esercizio della caccia nel Plis tramite: la verifica dei titoli abilitativi e delle autorizzazioni paesaggistiche delle strutture fisse destinate alla caccia; la verifica della congruità dei bossoli e delle cartucce che provocano dispersione di inquinanti nell’ambiente (plastica e piombo) anche provvedendo ad integrare i regolamenti che li vietano imponendone le relative sanzioni.

Il parere propone anche la verifica della compatibilità della caccia con la tutela della fauna selvatica e con la fruizione dei sentieri nelle giornate di esercizio dell’attività venatoria con rischio di disturbo quiete pubblica, sicurezza ed incolumità. Il parere è stato già cassato dal Comune, in quanto la Loggia non ha la competenza sulla caccia. Il Cdq lo ha comunque inserito nelle istanze al Pgt; la questione sarà posta anche in Consulta ambiente e agli altri Cdq. “La richiesta è di poter studiare questi ed altri interventi indiretti per limitare la caccia nel Plis. Se ne può almeno ragionare?”.