
Un portico interno alla torre Tintoretto a San Polo
Brescia, 9 agosto 2019 - Lo sbarco sul mercato della torre Tintoretto ha il via libera “politico” del Comune, che ha promosso anche le recenti stime valoriali del sito. La Loggia con una delibera ad hoc ha dato formalmente mandato all’Aler, proprietario del grattacielo in passato simbolo del degrado urbano e ormai vuoto da sei anni, perché lo metta in vendita insieme al sedime su cui insiste, di proprietà comunale. Chi si aggiudicherà il palazzone multicolor che identifica lo skyline cittadino avvicinandosi a San Polo dovrà attenersi all’obiettivo riqualificazione e valorizzazione decidendo se abbattere e riedificare, o mettervi mano e ristrutturare.
«La palla passa ad Aler, tocca a loro stilare i criteri della gara e la tempistica – spiega l’assessore alla Casa, Alessandro Cantoni -. L’unica condizione richiesta è che il piano di rinascita destini almeno il 70 per cento della superficie (21.400 metri quadri, ndr) ad alloggi in housing sociale. Il resto sarà libero, a patto che rispetti il Contratto di quartiere e sia coerente col Pgt». L'accordo entro cui si inscriverà il passaggio di proprietà della Tintoretto, un alveare di finestrelle e porte ora blindate da reti, lastre di ferro e allarmi per evitare occupazioni abusive, mette al centro le fasce deboli della popolazione, target cui l’azienda di viale Europa dovrà guardare in via prioritaria nella formulazione della proposta di vendita. Non a caso il ricavato è già previsto sia poi dirottato sul potenziamento della residenzialità pubblica sociale.
Proprio questa valutazione ha inciso in modo determinante sulla recente stima di valore proposta da Aler, dieci volte inferiore rispetto a una valutazione della immobiliare Probrixia che nel 2013 aveva calcolato 13-14 milioni. Ora invece, dice l’Aler, torre e terreno valgono 1,3 milioni. Come è possibile un ribasso simile? «All’epoca erano stati considerati parametri di mercato ora inutilizzabili – chiarisce Cantoni -. Aler si è mossa correttamente» . Il prezzo infatti è stato certificato dalla Loggia, che ha incaricato un tecnico - Alberto Falini, docente di Economia e Managment alla Statale di Brescia – per supervisionare la cifra. L’esperto ha promosso il debutto della Tintoretto sul mercato a un prezzo da 1,2 a 1,6 milioni. «L’auspicio ora è che alla gara si presentino molti soggetti interessati ad entrambe le soluzioni. Abbattimento o restauro».