Tiziano Ronchi resta bloccato in Nepal: rinviata di nuovo la sentenza per il docente bresciano

Il 27enne è accusato di avere tentato di rubare reperti sacri

Tiziano Ronchi, il docente di Brescia arrestato in Nepal

Tiziano Ronchi, il docente di Brescia arrestato in Nepal

Brescia, 12 aprile 2023 - Niente da fare nemmeno oggi. Sentenza rimandata il 21 aprile. Rimane in sospeso la posizione di Tiziano Ronchi, il 27enne scultore e docente dell’Accademia di Belle Arti di Brescia arrestato lo scorso 5 marzo in Nepal con l’accusa di aver cercato di rubare reperti sacri dall’area dei templi di Bakthapur, a dieci chilometri da Katmandu.

Ronchi dovrà attendere ancora almeno nove giorni per sperare di conoscere il suo destino giudiziario. Nei giorni scorsi si è celebrato il processo, e davanti ai giudici il professore, quotidianamente assistito dalla farnesina e dal Consolato, si era presentato da libero, giacché era stato rimesso in libertà dietro il pagamento di una cauzione.

La difesa ha perorato l'innocenza del giovane, insistendo sul fatto che addosso non gli era stato trovato alcunché di compromettente e chiedendo il rientro in Italia.

Cattedra di Decorazione all’Accademia, passione per la natura, il trekking, gli sport e l’arte, Ronchi era partito da Sarezzo, in Valtrompia, dove vive, il 31 gennaio per esplorare l’India e il Nepal. Avrebbe dovuto tornare a Brescia il 6 marzo ma il giorno precedente, domenica, è finito in manette.

Stando all’accusa, confermata durante il dibattimento, avrebbe tentato di trafugare con un coltello pezzi di una statua metallica nel tempio Taleju di Bakthapur. Ronchi ha pero' negato gli addebiti, sostenendo che si è trattato di un ‘grosso equivoco’. A suo dire aveva infatti raccolto da terra mentre camminava per strada dei pezzi di legno, unicamete con l'intento di osservarli. Messo in guardia da un passante, li avrebbe subito rimessi a posto. Ora è in attesa della sentenza, appeso alla calendarizzazioni delle udienze.