FRANCESCA UBERTI
Cronaca

Terremoti, ecco il piano di emergenza: maggiori rischi nella dorsale centrale

Brescia, il documento sarà completato entro la fine dell’anno e poi adottato

Esercitazione Protezione Civile

Brescia, 17 settembre 2016 - Brescia avrà un nuovo piano di emergenza comunale basato sull’aggiornamento degli studi di micro zonazione sismica e dall’analisi delle condizioni limite di emergenza, strumenti utili per dare suggerimenti e norme di comportamento in caso di calamità.

L’area di Brescia è stata mappata partendo dall’assegnazione della fascia 2 (su quattro, il valore più basso indica la maggior possibilità di terremoti violenti): sono stati esaminati 800 punti d’indagine come stratigrafie di pozzi, rocce e terreno. E’ emerso che maggiore pericolosità sismica è nella diagonale di pianura che taglia a metà il comune di Brescia da Nord a Sud. Ciò, analizzando i fattori di amplificazione che gli elementi locali producono rispetto a una sismicità di base nella città caratterizzato da un elevato grado di urbanizzazione: ne risulta una pericolosità compresa fra 1,7 e 1,8. Fanno eccezione i depositi alluvionali del Mella e i terreni della Mandolossa che, a causa di un minor grado di addensamento, hanno valori più elevati pari a 2.1 e 2.3.

In centro storico i fattori di amplificazione sono pari a 2. Lo studio curato dai geologi Davide Gasparetti e Gianantonio Quassoli, è stato presentato in commissione comunale dall’assessore all’ambiente Gianluigi Fondra ed è finanziato da Regione Lombardia per 33.800 euro. Somma che verrà riconosciuta alla Loggia al termine dell’istruttoria tecnica e amministrativa di approvazione da parte della stessa Regione e dal dipartimento di Protezione Civile. I risultati ottenuti sono stati recepiti dalla variante urbanistica al Pgt e aggiornate di conseguenza le verifiche e le cartografie e, dove necessario, le norme geologiche.

Presentata anche l’analisi della condizione limite di emergenza nel Comune di Brescia, curata dall’ingegnere Claudia Confortini, nel quale sono stati identificati gli edifici strategici, le aree di emergenza e i percorsi di collegamento indispensabili per la gestione di un’emergenza sismica. Nell'analisi sono stati individuati 13 funzioni strategiche della città da tutelare rappresentate dal centro di coordinamento dei soccorsi presso la prefettura, la seconda è stata individuata negli Spedali Civili, il comando provinciale dei Vigili del Fuoco, il centro per le telecomunicazioni fino ad arrivare al comando di Polizia Locale. Il documento ha inoltre individuato aree di emergenza tanto per i soccorritori, quanto per l’ammassamento delle persone e i percorsi per rendere interconnessi questi luoghi strategici. «Quello delle condizioni limite di emergenza così come la micro zonazione sismica sono studi indispensabili per valore e significato che garantiscono una maggior tutela della cittadinanza», afferma l’assessore Gianluigi Fondra che intende portare il documento in consiglio comunale entro la fine dell’anno inserendolo così nel piano di emergenza comunale.