
"Tanti ostacoli. Manca un piano di tutti i servizi"
Qualche passo avanti c’è stato. Ma c’è ancora molto da fare per rimuovere gli ostacoli che complicano la quotidianità di chi è affetto da sclerosi multipla. Lo sa bene Federica Pizzuto (nella foto), giornalista bresciana, volontaria Aism. "Le problematiche sono diverse – racconta –. Io, nella mia esperienza, riscontro la mancanza di comunicazione all’interno della rete di servizi. Ho l’impressione che sia sempre il paziente a collegare tra loro i professionisti, il neurologo con il medico di base ad esempio, e non dovrebbe esser così. Sono anni che si parla di piani terapeutici per la presa in carico di patologie croniche, ma non c’è riscontro nella realtà. Per gli ausili, ad esempio, il mio punto di riferimento è il mio fisioterapista, i neurologi non prendono neanche in considerazione questo aspetto".
Restano grandi difficoltà nella riabilitazione, perché le visite prescritte e mutuabili non sono sufficienti, per cui bisogna rivolgersi al privato, pagando di tasca propria. "Ci sarebbe molto da dire anche sui tempi delle visite – spiega –. Ad esempio, la visita dermatologica che dovrei fare annualmente, e che mi è stata prescritta a febbraio, mi è stata fissata a maggio 2025, con tutti i rischi che conseguono dal mancato controllo annuale". E poi c’è il tema dell’inclusione. "Io sono fortunata, ho molti amici, una rete famigliare, ma non per tutti è così ed il rischio di isolamento è alto". Sul fronte lavorativo, Pizzuto è sempre molto impegnata, grazie alle sue capacità. "Mi ero anche rivolta all’ufficio di collocamento, perché avrei diritto ad un posto di lavoro idoneo alla mia capacità lavorativa, ma non mi è stato proposto nulla. Dal confronto con altre persone con Sm, emerge in effetti la fatica a trovare lavoro".
F.P.