
Fino al 15 ottobre il camper sarà presente a mattine alterne davanti alla Questura
Brescia - Non un’operazione contro i vaccini, ma un’iniziativa per evitare che, con l’introduzione dell’obbligo del Green pass, dal 15 ottobre ci siano meno agenti di Polizia dello Stato sulle strade bresciane. "Non è un contrasto alla vaccinazione, siamo assolutamente d’accordo, io stesso sono vaccinato. Ma siamo anche uomini del fare e sappiamo che meno agenti di polizia hanno il Green pass, più si creano problemi per la sicurezza". A dirlo , Stefano Cervati, imprenditore bresciano, ceo di Fonderie Cervati e di Monfarma, noto nel Bresciano e non solo (la cronaca ne riporta la partecipazione al Capodanno 2018 nella residenza di Mar-a-lago dell’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump). Da ieri e fino al 31 dicembre, un camper medico, con personale sanitario, è a disposizione di Polizia di Stato e funzionari della Questura di Brescia non vaccinati, per effettuare tamponi gratuitamente. Un’iniziativa promossa dall’Usip, Unione sindacale italiana poliziotti, che ha ottenuto il supporto di Cervati per offrire questo servizio. Nella prima mattinata di ieri sono stati effettuati 27 tamponi. Fino al 15 ottobre, il camper sarà presente a mattine alterne, a disposizione di tutti i dipendenti della Questura.
Dopo quella data , si valuterà se implementare la presenza in base alla richiesta, ma poiché si prevede un forte afflusso, si darà precedenza agli iscritti Usip. La stima è che ci siano almeno 250 tra agenti e funzionari non vaccinati, che in alternativa dovrebbero pagare i tamponi ogni 2 giorni. "Ci siamo attivati – spiega Daniele Possemato, segretario nazionale organizzativo Usip – a seguito di numerose richieste di colleghi che ci hanno chiesto una mano. Gli esiti dei tamponi vengono comunicati ad Ats, in modo che possa essere generato il Green pass". I promotori non ritengono l’iniziativa un disincentivo a vaccinarsi. "In molti Paesi europei – ricorda Cervati – i tamponi sono gratuiti come i vaccini. Non è la prima volta che mi metto a disposizione, in questa emergenza sanitaria. Ho aiutato amici a riconvertire le aziende per produrre mascherine e gel. Ho fatto parte anche della prima task force, a inizio pandemia, per trovare dpi, quando non c’erano mascherine". Partita da Brescia, l’iniziativa dell’Usip potrebbe diffondersi sul territorio nazionale, grazie al supporto di altri imprenditori. "Ci sarebbe bisogno di estendere questa opportunità anche ad alter categorie di lavoratori – conclude Cervati – mi appello, dunque, ai miei colleghi, perché si mettano al servizio della comunità".