Oltre 120 tonnellate di prodotti nell’anno, con una media di raccolta per giornata dai 50 ai 60 chili per ogni punto vendita. Nove grandi negozi coinvolti: l’Iperal di Sonico, Breno, Esine, Darfo Boario Terme e Costa Volpino, la Conad di Esine e Darfo Boario Terme, ALDI di Breno e MD di Esine. Duecento famiglie e 500 persone aiutate e venti realtà coinvolte. Questi sono i numeri del progetto “R.E.B.U.S - Recupero Eccedenze Beni Utilizzabili Solidalmente Valle Camonica“, attivato nel 2018 e il cui scopo è valorizzare e coordinare le singole iniziative volte al recupero di eccedenze alimentari, farmaci e beni di igiene personale messe in atto da associazioni ed enti no profit della più importante delle valli bresciani in termini di grandezza e la messa in rete con i Comuni e la Comunità Montana di Valle Camonica per una più organica e puntuale distribuzione delle eccedenze recuperate alle famiglie in difficoltà socio-economica segnalate dai servizi sociali. "Negli anni il lavoro svolto ha ricevuto l’apprezzamento e il sostegno degli enti locali con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra le Acli Provinciali di Brescia e la Comunità Montana di Valle Camonica per la creazione di un coordinamento territoriale sul tema del recupero delle eccedenze alimentari, l’approvazione di due bandi della Regione Lombardia e la partecipazione al tavolo di lavoro delle ACLI Nazionali – spiegano dalle ACLI provinciali - Inoltre, si sono strette alleanze e collaborazione con due Cooperative Sociali di Brescia per integrare il recupero delle eccedenze e poter garantire prodotti quantitativamente e qualitativamente adeguati alle famiglie assistite".
Il progetto REBUS nel corso del 2021 ha incrementato le attività già presenti in Valcamonica e sull’alto Sebino bresciano e bergamasco, attraverso sinergia di intenti e condivisione di prospettive con l’ente locale e alcuni importanti soggetti del territorio come la Caritas di Pisogne e la San Vincenzo: le ultime due realtà entrate a fare parte della rete di sostegno, che gode anche del supporto di Legambiente e Alternativa Ambiente, che predispongono percorsi educativi e formativi. I volontari impegnati, attualmente sono una trentina. La prospettiva per il 2022 è il consolidamento della rete, la possibilità di ampliare i punti vendita in alta Valle Camonica dove vi è già una significativa attività e incrementare la partecipazione dei cittadini anche grazie ad iniziative culturali legate al rapporto cibo-tradizioni.
Milla Prandelli