Si scatena l’inferno in casa. Quattro persone ustionate

Mozzate, cinquantenne gravissimo. Anche un neonato intossicato. Si indaga sulla causa .

Si scatena l’inferno in casa. Quattro persone ustionate

Si scatena l’inferno in casa. Quattro persone ustionate

Al termine di un intero pomeriggio di accertamenti da parte dei vigili del fuoco, non si è riusciti a capire cosa abbia generato l’incendio che ieri alle 13.30 ha devastato una abitazione di via Castiglioni 16, e costretto al ricovero in ospedale quattro persone, tra cui un neonato di soli 18 giorni. Il rogo si è sviluppato verso le 13.30 in un appartamento a piano terra, dove vive una famiglia di origine marocchina: un uomo di 50 anni e un giovane di 20, una donna di 29 anni con il neonato di 18 giorni, e un uomo di 76 anni. Le conseguenze peggiori sono state per i primi due, entrambi trasportati in ospedale in elisoccorso, in codice rosso: il cinquantenne con ustioni di terzo grado alle gambe e di secondo grado al volto, all’addome, alla schiena e alle braccia, il più esposto alle fiamme, fino al Centro Grandi Ustionati di Niguarda. Il ragazzo ha invece riportato ustioni di secondo e terzo grado alle gambe, e più lievi al volto. È ora ricoverato all’ospedale di Legnano. La donna, così come il bimbo, all’arrivo dei soccorsi ha mostrato lievi sintomi da inalazione da fumi durante evacuazione dalle scale: entrambi sono stati portati in ambulanza all’ospedale Del Ponte di Varese, in codice verde, per essere sottoposti a esami. L’uomo di 76 anni è stato infine valutato in posto dal medico, e non ha richiesto trasporto in pronto soccorso, ma è stato evacuato dall’appartamento, non agibile. Sul posto sono intervenuti un mezzo coordinamento maxi emergenze di Areu, due elicotteri per il trasporto dei feriti, un mezzo di soccorso avanzato, tre ambulanze. Nel frattempo i vigili del fuoco di Como e Varese sono intervenuti con cinque squadre. Dopo aver spento l’incendio e messo in sicurezza lo scenario, hanno cercato di capire cosa lo avesse innescato, senza però riuscire a risalire all’innesco. Il cinquantenne, prima di essere trasportato in ospedale, avrebbe indicato la cucina come punto da cui sono partire le fiamme, risultata però incompatibile con i primi rilievi dei vigili del fuoco, svolti con lo strumento campale, utilizzato per l’immediata ricerca di punti di innesco. Dovrà quindi intervenire il Nucleo Investigativo di Milano per una analisi più approfondita delle tracce ancora presenti.

Paola Pioppi