
Sette ambulatori per garantire l’assistenza a milioni di turisti
Sette ambulatori tra Alto e Medio Garda, tre sul Basso Garda, altrettanti sul Sebino, uno per il lago d’Idro. Nonostante la carenza di medici di medicina generale, alla fine si è trovata la quadra per attivare il Servizio di assistenza sanitaria turistica nel Bresciano. Un servizio fondamentale, considerando che sono milioni i turisti che d’estate arrivano solo sul Garda: senza un’assistenza medica dedicata per problematiche non urgenti, si rischierebbe di andare ad intasare i Pronto soccorso. Non era, però, scontato che si riuscisse a partire: lo scorso anno, c’erano state difficoltà a reperire medici, tanto che un presidio importante come Manerba (a cui afferisce la Valtenesi) era rimasto scoperto. In altre Ats, la guardia medica non è stata proprio attivata del tutto, ma si rimanda all’assistenza dei medici di medicina generale o pediatri di libera scelta del territorio, con pagamento della visita direttamente al medico, salvo poi poter chiedere il rimborso alla propria Ats di residenza. Per quanto riguarda il territorio dell’Ats Brescia (azienda sanitaria guidata da Claudio Sileo), il servizio partirà domani. Luoghi ed orari degli ambulatori sono stati definiti, ad eccezione di quello di Salò, e sono pubblicati sul sito di Ats. La zona più coperta è quella del Garda, con ambulatori a Manerba, Gargnano, Tremosine (3, considerando che il comune ha 18 frazioni), Salò, Toscolano Maderno, Desenzano, Sirmione (due). Sul Sebino, partono tre ambulatori tra Iseo, Marone e Zone, mentre per il lago d’Idro il punto di riferimento per i turisti è Bagolino. Negli orari di chiusura del servizio, resta valida la possibilità di rivolgersi a medici di medicina generale del territorio, con visita a pagamento da farsi rimborsare una volta tornati a casa. Per facilitare l’attivazione del servizio, in molti casi sono stati gli stessi Comuni a mettere a disposizione degli spazi da allestire come ambulatori.
F.P.