PAOLO CITTADINI
Cronaca

Affetto da Hiv adescava ragazzi per rapporti: perizia sul potere di infettare

Accolta la richiesta di rito abbreviato per il 56enne

Tribunale di Brescia (Fotolive)

Brescia, 25 novembre 2016 - Se il giudice ritenesse valida la consulenza medica depositata dalla difesa di fatto verrebbe a cadere l’accusa più pesante nei confronti di Claudio Tonoli, il 56enne sieropositivo di Collebeato arrestato lo scorso gennaio (è ancora ai domiciliari), a processo per avere avuto rapporti sessuali anche con minori nascondendo il suo essere positivo al virus dell’Hiv. Per il dottor Gianni Gattuso, dallo scorso gennaio primario del reparto di Malattie Infettive dell’ ospedale Carlo Poma di Mantova, infatti il rischio di trasmissione dell’Hiv da parte di Tonoli ai suoi partner occasionali sarebbe stato quasi a zero (lo zero a assoluto sarebbe infatti impossibile da accertare).

Per il medico scelto dai difensori di Tonoli per la stesura della consulenza, non solo la trasmissione dell’Hiv per via sessuale negli ultimi anni sarebbe notevolmente diminuita come confermato anche dalla letteratura medica, ma in più i rapporti sessuali avuti dal Tonoli con i suoi partner sarebbero stati per la maggior parte orali e protetti dal preservativo. In questo modo la sicurezza sarebbe stata alta rendendo «trascurabile» il rischio.

Se accolta la perizia, verrebbe a cadere l’accusa di tentate lesioni alleggerendo così la sua posizione. Resterebbero in piedi invece quelle di adescamento e di aver consumato rapporti sessuali a pagamento con un ragazzo minorenne. Ieri il processo contro l’ex ferroviere si è aperto ufficialmente per essere aggiornato a una nuova data. Il giudice ha infatti accolto la richiesta della difesa di Tonoli di celebrare il processo con il rito abbreviato condizionato a due consulenze della difesa, quella medica del dottor Gattuso e quella informatica del tecnico Francesco Acchiappati che esaminerà il cellulare dell’imputato, e a una perizia medica sulla capacità di contagio di Tonoli che il prossimo 6 dicembre sarà affidata al medico legale Anna Antonietti e al collega infettivologo Roberto Stellini.

Ieri mattina nell’aula del tribunale di Brescia c’erano quasi tutte le parti offese: una trentina di persone fra i 15 e i 31 anni che hanno ammesso di avere avuto rapporti o di essere stati addescati da Tonoli. Di questi sono cinque quelli che si sono costituiti parte civile nel processo. In totale, a Tonoli vengono contestati più di 50 episodi in due diverse inchieste aperte dalla Procura.